
VALDELSA. Incontro fra sindaci e delegazioni Fiom Cgil Siena.
Oggi (12 novembre), i sindaci, Lucia Coccheri di Poggibonsi e Paolo Brogioni di Colle Di Val d’Elsa, hanno incontrato una delegazione delle RSU delle aziende metalmeccaniche.
I delegati sindacali hanno rappresentato agli esponenti istituzionali la grave situazione che si è venuta determinando nel loro settore a seguito dell’accordo separato tra Federmeccanica e FIM e UILM, sia per le pesanti conseguenze in termini contrattuali, inconsistenti aumenti salariali e mancati impegni sui livelli occupazionali, sia in termini di rappresentanza dei lavoratori poiché l’accordo è firmato contro l’organizzazione maggiormente rappresentativa e perché viene negato in modo ostinato che l’ipotesi sia sottoposta a referendum tra tutti i lavoratori.
Lucia Coccheri e Paolo Brogioni hanno voluto sottolineare il ruolo fondamentale dei lavoratori nella vita del Paese, così come affermato dalla Costituzione nata dalla Resistenza. Hanno ricordato il ruolo dei lavoratori e dei loro sindacati nei passaggi fondamentali della storia italiana. Hanno ricordato come il benessere e la civiltà di questo paese si basi sul lavoro in generale, di cui i lavoratori dipendenti e, i metalmeccanici in particolare, ne costituiscano una parte essenziale. I sindaci hanno poi concordato come soprattutto i lavoratori siano quelli che per primi pagano gli effetti di una crisi di cui, certo, non portano alcuna responsabilità, in termini di disoccupazione, di precarietà, di riduzione del reddito.
I sindaci Coccheri e Brogioni hanno rappresentato la necessità che queste tematiche, contestualizzate nella più generale situazione economica e sociale, siano affrontate anche in un ambito territorialmente più ampio, a partire dal Circondario. Hanno infine auspicato che l’onda della mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici, oggi riproposta dai delegati delle RSU valdelsane, possa condurre alla ricomposizione delle organizzazioni sindacali e consentire una riapertura della trattativa con la Federmeccanica. Certo va salvaguardato un principio fondamentale di democrazia: ogni atto deve essere conosciuto e sottoposto all’approvazione di coloro che ne sono i destinatari, cioè i lavoratori metalmeccanici, soprattutto quando, come in questo caso, non tutte le loro organizzazioni più significative sottoscrivono gli accordi.