In pochi mesi l'aumento di capitale è passato da 1 a 3 miliardi: ciò fa sorgere qualche dubbio sulle capacità del cda della banca

SIENA. La precipitosa e arrogante decisione del CDA di Banca MPS di procedere all’ennesimo e devastante aumento di capitale, sembra approvata con qualche distinguo, rischia di azzerare completamente la Fondazione MPS.
Non possiamo accettare questa scelta scellerata da parte di una governance che, dopo oltre un anno e mezzo dal proprio insediamento, non sembra aver portato tangibili benefici alla Banca, ma sembra anzi abbia perseverato negli errori e nell’atteggiamento arrogante e non rispettoso del territorio. Non solo, ma il fatto che in pochi mesi la necessità di aumento di capitale sia passato da 1 a 3 miliardi solleva qualche dubbio sulla capacità di gestione di questo CDA.
In questo senso dobbiamo anche evidenziare che l’ultima trimestrale di Banca MPS, tra altri lati negativi, mostra una contrazione dei ricavi di ca. il 40% (altre banche hanno cali quasi insignificanti), e un risultato operativo netto negativo per 500 milioni di Euro, pur a fronte di un calo dei costi amministrativi, anch’esso molto superiore alla media del comparto. Quest’ultimo dato, che pure potrebbe apparire positivo, è invece estremamente grave, perchè costruito solo su tagli smodati del personale, chiusura di un’enorme quantità di filiali (pagate ca. 10 milioni l’una nell’acquisto di Antonveneta), e relativi esodi forzosi, esternalizzazioni e probabile licenziamento di personale qualificato e incolpevole dei disastri perpetrati.
Un grosso dubbio da chiarire è riferibile alle banche del Consorzio di collocamento, che si apprestano ad investire tre miliardi nell’aumento di capitale di Banca Mps; alcune di queste non saranno per caso le stesse che hanno in pegno il 33.4% della Fondazione a fronte di un prestito di soli 350 milioni, azioni che diventerebbero di loro proprietà senza colpo ferire qualora il valore delle azioni scendesse sotto 0.12, evento molto probabile in caso di aumento di capitale (si stima che le azioni possano scendere a 0.05)? Risulta al vero che il CEO di Banca UBS, è lo stesso che guidava Merrill Lynch, advisor del Santander al momento dell’operazione Antonveneta? Tutto ciò non fa che avvalorare le nostre perplessità sulla nomina di Profumo alla Presidenza della Banca MPS, esternate con comunicati pubblici facilmente reperibili nel nostro sito. Pur concordando sul fatto che i problemi della Banca MPS e della Fondazione sono stati generati dai precedenti amministratori e dal Sistema Siena, non capiamo le dichiarazioni di Profumo in merito alla sua convinzione di lavorare nell’interesse della Comunità Senese, quando le sue decisioni rischiano di azzerare la Fondazione MPS, Ente dal quale è stato nominato e dal quale dovrebbe quindi prendere gli indirizzi.
Questa volta siamo quindi in linea con il documento del Sindaco Valentini, che, quasi copiando le nostre storiche posizioni, chiede con fermezza il rinvio dell’aumento di capitale, almeno fino a quando non sia chiara la messa in sicurezza della Fondazione, e una reazione forte e corale della Città. Pensiamo però che il Sindaco Valentini, per apparire finalmente credibile, debba prendere chiaramente le distanze da chi ha causato tutti i problemi alla Banca, alla Fondazione e alla Città, ovvero il PD e le persone che lo hanno guidato negli ultimi 20 anni, che, come risultato dalle intercettazioni, sembravano direttamente collegati a improponibili “consiglieri esterni”, sia del loro partito che di altri.
E’ il momento che il Sindaco Valentini ci faccia capire se vuole perseverare negli errori e negli scempi dei suoi predecessori, voglia rimanere ostaggio di partiti e personaggi impresentabili e attori del disastro di Siena, o voglia invece impegnarsi per il bene di tutti i cittadini, cominciando con indurre la Fondazione MPS, nel suo attuale ruolo di socio di maggioranza, all’immediata sostituzione del CDA di Banca MPS, come detto non immune da errori e con apparenti contrasti al suo interno; questo in funzione di un nuovo percorso che miri a tutelare il futuro della Fondazione e a rilanciare la Banca MPS.
E’ anche il momento che i cittadini di Siena, dopo anni d colpevole passività, diano finalmente un segnale di orgoglio e di reazione civica, iniziando con il partecipare in massa all’assemblea della Banca MPS del 27-28-30 dicembre, per impedire con qualsiasi mezzo l’ennesima scelta scellerata ai danni del territorio.
Associazione Pietra Serena
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