"Onestamente ci vien da ridere se pensiamo ad Ampugnano come ad un nodo essenziale “per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato”"
SIENA. Sta facendo scalpore la notizia che l’ENAC – Ente Nazionale Aviazione Civile – avrebbe presentato un nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti (PNA), al momento in fase di finalizzazione presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, in cui ogni aeroporto italiano, dai grandi scali internazionali alla striscia erbosa in mezzo al nulla, diventerebbe “aeroporto di interesse nazionale”, ai sensi dell’art. 698 del Codice della Navigazione[1]
Impossibile non chiedersi quale sia la ratio dietro questa decisione, anche perché la norma di legge succitata dice chiaramente che gli aeroporti di interesse nazionali vanno individuati tra quei “nodi essenziali per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia del traffico, dell’ubicazione territoriale e del ruolo strategico dei medesimi”.
Onestamente ci vien da ridere se pensiamo ad Ampugnano come ad un nodo essenziale “per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato”, quando da molti anni l’unico esercizio concreto è stato unicamente quello di qualche jet privato su tratte nazionali ed europee.
Ampugnano, come molti altri piccoli e piccolissimi scali aeroportuali dislocati sul territorio italiano, talvolta semi-sconosciuti, che improvvisamente diventerebbero “di interesse nazionale”. Ohibò! Un bel salto di qualità, eh? E probabilmente anche un bel salto di costi a carico della collettività, che chiaramente le strutture di “interesse nazionale” vanno anche mantenute attive e in buone condizioni, no?
Vien da chiedersi, tra il serio e il faceto, se a questo punto non si possano considerare a rischio di “interesse nazionale” qualsiasi campo o area pianeggiante del nostro Paese: del resto, tra un anonimo e pianeggiante campo di grano ed uno sconosciuto scalo aeroportuale con pista erbosa in mezzo al nulla cosa cambia?
Insomma, certe notizie potrebbero sembrare solo delle squallide barzellette. Ma in Italia, lo sappiamo bene, siamo capaci di ridefinire il limite dell’assurdo e del ridicolo senza troppi problemi.
N.B. Nessuno “piccolo aeroporto” è stato maltrattato per l’immagine di copertina, che è stata generata da un AI.
Ahoy!
Siena Pirata






