"Conservare questo patrimonio secondo logiche nuove e virtuose"

SIENA. L’Enoteca Italiana è un’eccellenza che Siena deve assolutamente mantenere: sono ottant’anni che la prima enoteca pubblica nata in Italia racconta e promuove il vino italiano nel mondo e questo patrimonio di esperienze e di storia non può essere perduto.
Ma Siena Cambia chiede che le modalità di intervento non siano quelle legate alle logiche del passato di un “sistema” che ha collassato, ma invece – proprio per l’importanza nazionale ed internazionale che l’Enoteca Italiana ha maturato in questi anni – si debba essere capaci di realizzare un modello nuovo e virtuoso, in cui il Governo ne rilanci ruolo e funzioni quale strumento di promozione del vino italiano nel mondo e l’Ente sia dotato di una dirigenza professionalmente autorevole, competente a livello internazionale e rappresentativa di tutto il mondo del vino italiano. Pertanto è opportuno che il periodo di commissariamento sia il più breve possibile e che presto sia nominato un nuovo Consiglio e sia avviato il programma delle attività.
L’Expo 2015 a Milano rappresenta in questo senso un’occasione straordinaria. La recente presentazione avvenuta a Roma dell’Atlante dei territori del vino italiano, cui Enoteca Italiana ha dato un contributo importante, testimonia quanto sia ancora attuale il suo ruolo e bene ha fatto il vicesindaco Fulvio Mancuso a porre la questione all’attenzione del Ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, che deve agire subito e affidare ad Enoteca Italiana un ruolo strategico in vista dell’Expo, dedicato proprio all’agroalimentare.
Poiché un intero padiglione sarà dedicato alle tipicità italiane e il vino avrà un ruolo centrale, perché considerato un simbolo del made in Italy nel mondo, l’Enoteca Italiana e può e deve esserne la protagonista.
Siena Cambia chiede che anche i parlamentari senesi facciano sentire la loro voce, interrogando il Ministro su questa vicenda.
Questa è la sfida che Enoteca Italiana deve essere chiamata a cogliere, avendo le competenze e le professionalità necessarie, che devono essere tutelate anche come posti di lavoro. Infine, occorre una scelta forte e qualificata anche sulle attività dell’Enoteca a livello locale, come polo di attrazione per senesi e turisti, magari nel quadro di una definizione – finalmente! – dell’utilizzo della Fortezza Medicea che potrebbe diventare una cittadella del bello e del buono del territorio senese.
Siena Cambia