"Per il futuro occorre un soprassalto di partecipazione da parte dei singoli cittadini"
SIENA. Dal Circolo Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
Le “minoranze” del Consiglio comunale senese hanno redatto sin qui, per tutti noi, la cronaca delle inadeguatezze del ruolo svolto dal Sindaco in carica. Eppure il sindaco, benché organo monocratico, è solo uno degli organi di governo del Comune, insieme con la Giunta comunale ed il Consiglio comunale. Le insufficienze del sindaco vanno ascritte, allora, all’inefficacia delle dinamiche interne a tutti e tre gli organi, in senso stretto alla “maggioranza”.
Viene osservato che per il futuro occorre un soprassalto di partecipazione da parte dei singoli cittadini, fatti consapevoli che Siena non necessita del comando di un solo uomo, ma se la somma è solo di singoli cittadini non organizzati in circoli o movimenti, di fatto si ottiene l’opposto di quanto si afferma e noi ci stiamo impegnando per creare un team che si interfacci direttamente con singoli cittadini ma anche con gruppi di cittadini organizzati. E la differenza, apparentemente sottile, nella sostanza non è di poco conto.
I poteri del sindaco sono stati disegnati per garantire una spinta sicura alla ricerca di risposte ai bisogni espressi via via dalla collettività cittadina, non per farne “il” risolutore. Sì, invece, propulsore competente e convinto. Da questa prospettiva si notano valorizzati tutti i poteri attribuitigli dall’articolo 50 del D. Lgs. n. 267/2000: “il sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune ovvero detiene il potere esecutivo a livello locale assieme alla giunta; rappresenta l’ente; convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio comunale quando non è previsto il presidente del consiglio; sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti; esercita le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti; sovrintende all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune; esercita le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge e, in particolare, adotta le ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale; nomina i responsabili degli uffici e dei servizi; attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna; provvede, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni.”
Collegialità (Giunta comunale e Consiglio comunale espressione diretta, secondo i nostri intenti, di cittadini organizzati localmente solo per curare il bene della loro comunità) che si coniuga con la monocraticità del sindaco in espressione e comunione con gli altri due organi, ci appaiono ancora la giusta democratica soluzione. Contro lo scadimento dell’uomo solo al comando ed il seguito immaginabile di demagogia. Un rapporto dinamico, “fra” ruoli amministrativi, che faccia appello continuo alla singola responsabilità degli amministratori, contro ogni forma di inerzia. Il potere di chi si mette onestamente al servizio delle persone, sapendo far sintesi e gerarchia delle necessità e delle azioni che ad esse rispondano. La complessità delle questioni convoca la pluralità delle intelligenze e delle competenze presenti, con il cemento di decisioni rispettose della legalità, eque, di lunga durata”.
