Intervento della segreteria provinciale del partito sulla riforma scolastica
SIENA. “Un’iniziativa concreta per compiere un importante passo avanti verso la parità scolastica in Italia”. Si apre così un intervento della segreteria provinciale Ncd di Siena a sostegno del lavoro svolto dal sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, in favore della “libera scelta delle famiglie sulla scuola in cui mandare i figli”.
“Grazie all’iniziativa del sottosegretario, Gabriele Toccafondi, – si spiega in una nota diffusa da Ncd Siena – è stato proposto d’inserire all’interno della riforma della scuola, come riconoscimento effettivo della parità, un modello di detrazioni fiscali per le famiglie che decidono di mandare i figli negli istituti paritari”.
“Le famiglie- prosegue la segreteria provinciale Ncd di Siena – potranno portare in detrazione fiscale quanto hanno speso per le rette riferite all’educazione dei figli, affinché si possa realmente valorizzare la libertà di scelta educativa delle famiglie e la funzione pubblica del servizio fornito dalle scuole paritarie”.
“Si tratta di un’iniziativa importante che rende giustizia al fondamentale ruolo svolto per l’educazione dei nostri figli dalle scuole paritarie. Purtroppo, infatti, nel nostro paese la parità è solo giuridica, non reale e per questa ragione occorre portare avanti una battaglia culturale contro i pregiudizi anche attraverso proposte concrete e realmente realizzabili”, si legge ancora nella nota.
“Una proposta di buon senso in grado di aiutare le famiglie in tempi di crisi a non dover rinunciare alla libertà di scelta per i propri figli che adesso si trova sul tavolo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che in seguito a valutazioni politiche deciderà se inserire tale proposta all’interno del pacchetto di riforma de “La buona scuola”, che il Consiglio dei Ministri discuterà ed approverà martedì 3 marzo. Da parte nostra – conclude la segreteria provinciale Ncd di Siena – ci auguriamo che il provvedimento vada in porto e non venga sacrificato a causa dei veti della sinistra radicale che vorrebbe sempre più condizionare l’azione riformatrice dei moderati al governo”
