"Indispensabile una fase concertativa improntata al dialogo e alla ricerca dell

SIENA. Da Sinistra Ecologia e Libertà riceviamo e pubblichiamo.
“In seguito al successo dello sciopero di ieri 27 luglio 2012 dei lavoratori della Banca MPS, Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ritiene indispensabile l’apertura di una fase concertativa improntata al dialogo e alla ricerca dell’equità: per questo ribadendo la nostra solidarietà nei confronti dei lavoratori sentiamo anche l’obbligo di porre in essere alcune proposte – comincia così la nota di Orlando Paris, coordinatore comunale di SEL di Siena.
Sul piano dell’equità non possiamo non esprimere perplessità per le scelte della Direzione di tenere sostanzialmente al riparo dai sacrifici i livelli dirigenziali della banca. La proposta della riduzione dei compensi del 5 % (che viene peraltro abbonata in caso di riduzione di un esiguo numero di ferie), risulta sproporzionata rispetto al rischio cui vengono esposti molti altri lavoratori.
La tenuta sociale di ogni manovra che impone sacrifici non può prescindere da una progressività degli stessi, correlata al livello retributivo e al conseguente carico di responsabilità che i vari livelli hanno avuto anche nel determinare la crisi della banca. Il principio in base al quale a maggiori livelli retributivi corrispondono maggiori responsabilità e quindi maggiori sacrifici nel superare la crisi, non può essere sovvertito. Per questo ci auguriamo che, per superare l’attuale fase, si proceda alla identificazione di un tetto massimo delle retribuzioni dirigenziali e ad una riduzione non testimoniale, ma cospicua e progressiva delle retribuzioni di tutti gli stessi.
Una correlazione tra emolumenti, responsabilità e sacrifici che seppure ovvia, suonerebbe come un segnale di grande cambiamento rispetto al passato, in cui non è stato certo il merito ad orientare premiazioni e selezioni del personale.
Del resto – conclude la nota di Paris – è l’intero sistema bancario che sembra non privilegiare l’analisi di merito dei risultati conseguiti nel governo di queste importanti istituzioni, soprattutto se si pensa a chi nonostante lo stato comatoso in cui ha lasciato la banca diretta per anni, è stato fregiato nuovamente del compito di guidare e coordinare la banche italiane non più tardi di un mese fa”.