Dopo la conferenza programmatica 2015 e il cantiere per la “città futura” della festa comunale del Pd, quattro punti per Siena, Captale Unesco 2017

SIENA. “In questo vento di cambiamenti profondi, non ci sono problemi locali che non siano globali anche nelle strade per la loro soluzione. I miracoli dal territorio sono difficili per tutti, e anche per il PD.
Ciò nonostante, proprio i valori del nostro territorio con l’impegno di tutti sono il primo motivo della nostra speranza.
In questi ultimi due anni il PD della Città ha sventato il rischio di spallate a questa Amministrazione, garantendo stabilità ed evitando un commissariamento che sarebbe stato devastante per la Città. Ciò ha consentito alla Giunta di portare a compimento in modo proficuo il risanamento portato avanti dalle Amministrazioni PD, liberando risorse per manutenzioni e investimenti.
Un ringraziamento quindi al Gruppo consiliare del PD, che da una parte ha assicurato stabilità e dall’altra ha saputo svolgere una funzione di pungolo nei confronti della Giunta.
E’ stato poi riaperto un dialogo con la Regione (risorse per il S. Maria, impegno su Scienze della Vita, infrastrutture, primi segnali su Sanità).
Dopo la Conferenza Programmatica del 2015 è stata infine realizzata la Festa dell’Unità dell’Unione Comunale, che ha rappresentato un’occasione di ascolto e di approfondimento politico, sia di una rinnovata socialità per i nostri iscritti e simpatizzanti, con un grande impegno di tutti i Volontari, che ancora ringrazio. Qui è emersa anche la chiara necessità di riprendere un confronto costruttivo con i comuni limitrofi e l’area vasta, per dare sostenibilità ad una Città che come riferimento è chiamata a dare risposte ad una popolazione molto maggiore di quella che la abita.
In questi mesi si è svolto un lavoro durissimo, spesso sotto traccia, per evitare che le tensioni interne facessero deflagrare il PD, ma ancora non basta: i prossimi mesi saranno decisivi per il referendum, il congresso e poi ci saranno le elezioni amministrative: una nuova fase, che il Partito deve affrontare in tutti e con senso di responsabilità.
Il 2017 richiede un impegno straordinario per ottenere risultati concreti per la nostra Città, mettendo da parte posizioni e contrasti.
Si sta lavorando con il Partito regionale perché nei prossimi mesi si arrivi a un patto tra Regione e Comune e, in prospettiva, con il Governo attraverso il coinvolgimento dei nostri parlamentari.
Ho riscontrato disponibilità e spirito costruttivo. Il percorso di proposta politica ha individuato sin qui quattro priorità: tra queste, il tema più importante è il rilancio delle Scotte. Oltre a ciò è necessario che tutta la Maggioranza condivida le azioni da intraprendere nella parte finale del mandato amministrativo e auspico che si sviluppi un dialogo con Siena Futura che porti a convergenze programmatiche; per aprire poi un confronto successivo con nuove forze politiche e civiche in vista di una nuova Coalizione per Siena per il 2018.
Prima di tutto la Sanità, un motore di sviluppo imprescindibile per Siena. Nonostante segnali e azioni siano arrivati dalla Regione, occorrono adesso risposte precise perché l’Azienda Ospedaliera Senese
rimanga centrale nell’Area vasta sud est, con investimenti per nuove professionalità sul Policlinico di livello nazionale e internazionale, per riconfermare il ruolo primario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e per investimenti infrastrutturali e di dotazione (trapianti, officina trasfusionale). La nostra Commissione Sanità del PD comunale è al lavoro per organizzare un’apposita conferenza.
Il secondo punto riguarda il S. Maria della Scala: è prioritario accelerare il percorso verso l’autonomia con uno statuto simile a quelli dei grandi musei, per garantire autonomia programmatoria e la costruzione di un’identità chiara per il museo e sostegno ai progetti per l’adeguamento delle strutture.
Il terzo punto riguarda le scienze della vita, per consolidare il ruolo delle Terre di Siena come laboratorio della qualità della vita (salute, biotecnologie, agroalimentare).
Per far questo occorre attuare un coordinamento sistematico tra i diversi attori pubblici e privati (Regione, Comune, Provincia, Università, Ospedale, Fondazione MPS, TLS, GSK) per promuovere progetti e azioni integrate, con Siena come centro biomedicale regionale e nazionale. Va in questa direzione stabilire a Siena presso TLS l’Ufficio regionale per la valorizzazione della Ricerca e della Innovazione (brevetti) e la promozione di un progetto agroalimentare da sviluppare con Grosseto (nutraceutica); perché l’area vasta si costruisce prima di tutto condividendo un’idea di sviluppo e non pensandola solo come distributore di servizi.
Infine, ma non ultimo, il tema delle infrastrutture: il Governo ha finanziato i lavori per il completamento del raddoppio della Siena Grosseto (apertura entro il 2017 dei lotti 4 e 9), va avanti il progresso del piano di manutenzione per il raccordo autostradale Siena-Firenze; avanti poi con la progettazione e reperimento delle risorse, sempre a cura di ANAS, per il completamento del Lotto 0 Siena-Ruffolo del tratto Siena – Bettolle della E78. Per la CASSIA, inoltre, accelerazione delle procedure di gara per il completamento del tratto Isola d’Arbia-Tressa-More di Cuna per l’apertura dei nuovi cantieri nel 2017; oltre a reperire risorse per la realizzazione del tratto Isola d’Arbia-Monsindoli. Da ultimo, per il trasporto su ferro: raddoppio del tratto ferroviario Empoli-Granaiolo, che grazie all’impegno dei rappresentanti del territorio ha ottenuto il finanziamento per l’avvio dei lavori nel 2018, e del tratto ferroviario Siena-Poggibonsi. Questo insieme a definire la questione della stazione per l’alta velocità intermedia tra Firenze e Roma (denominata Medio Etruria) in Val di Chiana. Senza questi interventi, Siena è tagliata fuori e non si va da nessuna parte.
Siamo alla fine di un ciclo storico: quello che dal 1971 con Nixon slega la moneta da un riferimento reale (in quel momento l’oro) e marginalizza l’economia, il territorio, i cittadini e le loro istituzioni a favore della finanza, astratta dalla vita reale e dal lavoro. Così, in questi anni la ricchezza si è concentrata e sono cresciute le disuguaglianze.
Questo ciclo storico volge ormai all’estremo e sta a noi decidere come chiuderlo: se continuare a subire una crescita virtuale per poi fare i conti troppo tardi con la realtà e con noi stessi o tornare con i piedi per terra e considerare la nostra terra, il nostro patrimonio sociale, culturale ed artistico e i nostri saperi come il valore reale da cui ripartire: terra come stili, qualità della vita e senso delle sue relazioni, terra come reddito. Ecco che l’appuntamento mondiale dei siti Unesco a Siena nel 2017 assume un significato profondo per chi cerca davvero strade nuove; per ritornare all’economia come organizzazione di cose concrete e utili per tutti e creare un movimento irresistibile che componga regole superiori alla finanza.
Occorre rimettere al centro del nostro pensiero e della nostra considerazione la terra, il territorio e i legami di solidarietà sociale che è capace di produrre rispetto all’individualismo di oggi.
La realtà del territorio rimane il riferimento reale e concreto per dare qualità ad ogni azione: in questo senso, il rapporto con il territorio storico rimane un elemento imprescindibile anche per banca MPS e il suo valore, su cui occorre attenzione all’evoluzione della vicenda e a quello che ne consegue.
Ci stiamo avviando in una fase nuova, anche nella nostra Città: ‘Non si può governare il vento ma si può cambiare la direzione delle vele’.”
Alessandro Masi