Coro di rimostranze per l'infelice uscita del ministro

SIENA. Inopportuna e priva di senso istituzionale. È il giudizio espresso dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani riguardo alla frase pronunciata ieri dal vicepremier Matteo Salvini in un incontro con il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
“Mi sembra – ha spiegato il presidente della Toscana – che i cittadini possano farsi un’opinione da soli della inopportunità e della mancanza di senso istituzionale. Quando si scherza, lo si fa su materie che possono, in un certo senso, richiamare a questo. Ma quando lo si fa con questa modalità ciò lascia l’amaro in bocca”.
Riguardo poi all’oggetto che ha dato luogo alla battuta di Salvini, ovvero il vino Nobile di Montepulciano messo a confronto con il Montepulciano d’Abruzzo, Giani ha detto che “non faccio classifiche. Il Nobile di Montepulciano è un elemento distintivo della nostra produzione, è qualcosa che ha un’eco nazionale e internazionale. A me non interessa mettermi in competizione con altri vini. Il Nobile di Montepulciano è simbolo di tradizione, qualità e passione, frutto di un territorio unico. Un vino che non solo rappresenta l’eccellenza enologica italiana nel mondo, ma incarna anche l’anima della nostra regione”.
“Dove c’era da parlare di infrastrutture (e forse, su questo argomento, avrebbe fatto bene a sorvolare), Salvini ha preferito servire un altro dei suoi ormai proverbiali calici di ignoranza”, dichiara Francesco Giusti, segretario provinciale di Patto per il Nord – Sezione di Siena. Durante un incontro ufficiale al Ministero delle Infrastrutture con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il ministro ha pensato bene di denigrare il Nobile di Montepulciano, vino simbolo della Valdichiana senese, dichiarando, come riportato dall’emittente Rete 8: «Meglio [il Montepulciano d’Abruzzo], perché i toscani hanno rotto le palle».
“Salvini ce l’ha con i toscani perché non ci capisce. Non capisce una terra che rifiuta i suoi slogan contro l’immigrazione e contro tutto ciò che lui reputa ‘diverso’. I suoi messaggi sono lontani anni luce dalla cultura civica, democratica e solidale della nostra regione”.
A dirlo è l’assessora regionale Serena Spinelli commentando le parole del ministro Matteo Salvinisui toscani e pubblicando sui social una foto simbolica: una nave che ha salvato migranti in mezzo al mare accolta in Toscana.
“Aspetto di leggere i commenti e le dichiarazioni della Lega Toscana – conclude Spinelli –ma sento già il rumore di chi si arrampica sugli specchi. La Toscana merita rispetto. E chi ha ruoli istituzionali dovrebbe essere il primo a dimostrarlo”.
“Un ministro non può essere così sguaiato e se di battuta si sia davvero trattato non si capisce dove farebbe ridere. Anziché passarci sopra dovrebbe scusarsi con i toscani e i tanti viticoltori del Nobile di Montepulciano che rappresentano la passione dell’eccellenza. Invece di occuparsi di vini, a parole o bevendo, si preoccupi delle strade visto che è Ministro dei Trasporti e ripristini tutti i fondi che sono stati tagliati alle province per manutenzione e opere stradali. Proprio la Corte Conti nella sua relazione semestrale sul PNRR diffusa nei giorni scorsi ha detto che il settore dei trasporti è quello con il minor tasso di realizzazione dell’intero PNRR: solo il 13%. E mi pare che sul fronte ferroviario la situazione sia palesemente sotto gli occhi di tutti con i treni delle direttrici lontane da quelle dell’Alta velocità vengono sempre di più compromesse e abbandonate a sé stesse”. Così la consigliera regionale del Partito Democratico Elena Rosignoli in merito alle parole usate da Matteo Salvini ieri in un incontro con il presidente della Regione Abruzzo in riferimento a un confronto tra i vini Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo riportate dall’emittente televisiva Rete8.
“Il ministro Salvini deve avere rispetto verso una regione i cui vini sono al vertice mondiale. Gli consiglio di lasciar perdere l’enologia, su cui pare non abbia grande competenza, e di occuparsi piuttosto delle cose che lo riguardano, come le risorse per le infrastrutture e la regolarità dei trasporti, su cui ha davvero tanto da lavorare”. Così la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi riferendosi alle frasi che il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini avrebbe pronunciato incontrando il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“Invece di scusarsi i toscani per la sua infelicissima e offensiva uscita – prosegue Saccardi – leggo che Salvini dice di aver fatto una battuta: ma non mi fa ridere. Evidentemente anche come battutista lascia parecchio a desiderare. Quanto alla questione più di merito – conclude la vicepresidente – mi associo in pieno al Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che ha replicato in maniera circostanziata e con ironia, cifra quest’ultima che noi toscani sappiamo sempre usare con sapienza”.
“Le affermazioni del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, per di più rilasciate ad un incontro ufficiale con il Governatore dell’Abruzzo Marsilio, sono gravi ed offensive non solo per i cittadini toscani, ma soprattutto nei confronti delle migliaia di lavoratori che operano nelle aziende vitivinicole della Regione e della Val di Chiana” – dichiara il segretario generale della FLAI CGIL di Siena Andrea Biagianti.
“E’ anche per il duro lavoro di queste maestranze che la nostra provincia, la Toscana e l’Italia sono famose nel mondo, non solo per il vino, ma anche, grazie alla viticoltura, per la tutela del paesaggio e dell’ambiente e per la qualità della vita e del cibo, elementi che contribuiscono a rafforzare un comparto, quello del turismo, e dell’eno-gastro-turismo, sempre più in crescita, che rappresentano un’importante voce nell’assetto economico nazionale. Nello specifico, la realtà poliziana e l’altissima qualità dei prodotti del territorio con in testa il Vino Nobile di Montepulciano con la sua pluricentenaria storia che lega il vino toscano alla sua città, Montepulciano, – aggiunge il Segretario provinciale del sindacato dei Lavoratori dell’Agro-industria della CGIL – ha portato avanti un percorso con la Regione Toscana fino alla modifica del Disciplinare di produzione nel 2021 con l’obbligatorietà di inserire in etichetta ‘Toscana’’, proprio per venire meno alla confusione di mercato che si creava con il Montepulciano d’Abruzzo, riaffermando che il Vino Nobile di Montepulciano è rappresentativo di un territorio toscano, dei suoi vigneti, e sinonimo di altissima qualità del prodotto”.
“La cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione si attesta intorno ad un miliardo di euro. – sottolinea il sindacalista – Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi circa 1.200 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre circa 390 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti sono oltre 250 viticoltori e circa 1.000 i dipendenti fissi impiegati dal settore vino poliziano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali”.