"La Robur dovrà giocare al "cantiere" Rastrello"

SIENA. In merito allo stadio vorrei esprimere il mio pensiero di cittadino-tifoso, perchè credo che sia giunto il tempo in questa città di cambiare modo di pensare il domani.
Mi spiego meglio: in questa campagna elettorale ne ho sentite di tutti i colori sul fare o meno il nuovo stadio, ho sentito e letto anche proposte di candidati che a stento sanno riconoscere un pallone da una zucca, e francamente credo che Siena e i tifosi della Robur meritino un confronto reale e leale. Io personalmente credo che, presa coscienza dell’assoluta mancanza di denari da parte dell’amministrazione comunale e con l’imminente approvazione della legge che obbligherà le società di calcio a dotarsi di uno stadio di proprietà, l’unica soluzione che accontenti tutti i cittadini e tifosi, sia la ristrutturazione del “Rastrello” o “Montepaschi arena”. Sono pienamente consapevole che tale scelta obbligherà il Siena a giocare per molti mesi, non altrove in Toscana, ma bensì in uno “stadio cantiere” come del resto accade spesso in altri campionati molto più affascinanti del nostro ed in paesi europei forse molto più civili di noi. Cosi facendo credo che, anche per un imprenditore che voglia realizzare lo stadio ,ci possano essere le condizioni per poter contenere i costi, come l’acquisto di nuovi e costosi terreni, tutte le opere di urbanizzazione ecc. e poi gli spazi commerciali che tutti i nuovi stadi hanno, a 500 metri da piazza del Campo, avranno certamente un potenziale commerciale diverso rispetto alle campagne circostanti. E poi il famoso e tanto sospirato “parco urbano”, potrebbe essere più affascinante e ricco con all’interno uno stadio aperto al pubblico ed ai turisti 365 giorni all’anno, come in tutte quelle città d’Europa, alle quali spesso ci ispiriamo.
Questo è il mio pensiero, il pensiero di un cittadino prestato alla politica.
Duccio Romagnoli – candidato al consiglio comunale per “SIENA FUTURA”