
SIENA. Stamattina Rossi è stato in visita alla Novartis, la multinazionale del farmaco che nella zona tra Siena e Sovicille ha il suo stabilimento più grande per numero di lavoratori (circa 1450 a tempo indeterminato, più un altro centinaio a tempo determinato). Il candidato del centrosinistra ha incontrato prima i vertici dirigenziali italiani e poi le rappresentanze sindacali dei lavoratori.
“Sono qui – ha detto Rossi – perché questo stabilimento è un'eccellenza nel panorama industriale della nostra regione e di tutta Italia. Sono convinto che sia necessario mettere al primo posto delle nostre priorità il lavoro: dobbiamo far tornare a crescere il settore manufatturiero, dobbiamo creare le condizioni di una reindustrializzazione. La Toscana – ha sottolineato Rossi – non può essere solo la regione dell'olio buono e del vino buono, o quella del bel paesaggio, ma può e deve essere la Toscana della scienza e della produzione”. Il candidato del centrosinistra ha indicato due strade per incentivare questa industrializzazione della Toscana nel Terzo Millennio. “Un ufficio regionale che monitori i movimenti e le politiche delle aziende multinazionali può diventare un modo per essere più pronti e attrattivi. La filosofia che sta dietro all'idea dell'ufficio multinazionali è andare a proporre la Toscana all'estero e non aspettare che gli investimenti arrivino qui, perché stando fermi è difficile che arrivino”.
Un'altra condizione necessaria allo sviluppo sono le infrastrutture, in particolare quelle a servizio della mobilità. “Se in questa regione vogliamo un sistema universitario integrato, non possiamo non collegare meglio le città dove ci sono gli Atenei”.
Dopo gli incontri alla Novartis, Rossi ha pranzato a Siena con i rappresentanti della cooperazione e del terzo settore. Nel tardo pomeriggio raggiungerà Poggibonsi, dove alle 18 al cinema Garibaldi è in programma un'iniziativa pubblica su lavoro, economia e sviluppo.
“Sono qui – ha detto Rossi – perché questo stabilimento è un'eccellenza nel panorama industriale della nostra regione e di tutta Italia. Sono convinto che sia necessario mettere al primo posto delle nostre priorità il lavoro: dobbiamo far tornare a crescere il settore manufatturiero, dobbiamo creare le condizioni di una reindustrializzazione. La Toscana – ha sottolineato Rossi – non può essere solo la regione dell'olio buono e del vino buono, o quella del bel paesaggio, ma può e deve essere la Toscana della scienza e della produzione”. Il candidato del centrosinistra ha indicato due strade per incentivare questa industrializzazione della Toscana nel Terzo Millennio. “Un ufficio regionale che monitori i movimenti e le politiche delle aziende multinazionali può diventare un modo per essere più pronti e attrattivi. La filosofia che sta dietro all'idea dell'ufficio multinazionali è andare a proporre la Toscana all'estero e non aspettare che gli investimenti arrivino qui, perché stando fermi è difficile che arrivino”.
Un'altra condizione necessaria allo sviluppo sono le infrastrutture, in particolare quelle a servizio della mobilità. “Se in questa regione vogliamo un sistema universitario integrato, non possiamo non collegare meglio le città dove ci sono gli Atenei”.
Dopo gli incontri alla Novartis, Rossi ha pranzato a Siena con i rappresentanti della cooperazione e del terzo settore. Nel tardo pomeriggio raggiungerà Poggibonsi, dove alle 18 al cinema Garibaldi è in programma un'iniziativa pubblica su lavoro, economia e sviluppo.