
SIENA. Da Forza Nuova Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Questo fine settimana la sede senese di Forza Nuova, in via di Salicotto 112, sarà aperta dalle 16.30 alle 20.00 per la raccolta firme in merito alla sua proposta di Legge sul Reddito alle Madri. Un Reddito alle madri perché le giovani coppie vanno seriamente e costantemente incentivate, economicamente e culturalmente, facendo comprendere loro che, specie in una fase di perdurante crisi come questa, i figli sono davvero una ricchezza, non solo per le coppie stesse, ma per il futuro di tutti.
Le cifre sono spesso impietose e quelle che fotografano il futuro dell’Italia lo sono in modo particolarmente allarmante. I dati Istat 2016 sulle nuove nascite presentano un numero medio di figli per donna – solo 1,34 – in calo per il sesto anno consecutivo e, per di più, forniscono l’istantanea di una nazione in cui il crollo demografico in atto è falsato dalla presenza, ipocritamente definita come “compensativa”, di un numero sempre crescente di immigrati (+135.000 il saldo migratorio nel 2016 con 293 mila nuovi ingressi). Inoltre, l’emigrazione degli italiani di ogni età, anche quarantenni e cinquantenni lasciano l’ormai ex Bel Paese, cresce al ritmo incessante di circa 100 mila l’anno – ben 115 mila nel 2016 – e non è difficile concludere che continuando così – sempre meno nuovi nati e sempre più emigrati e immigrati – l’Italia sarà abitata nel giro di pochi decenni da una quota percentuale di stranieri – compresi i “nuovi italiani” secondo le norme vigenti – corrispondente al 30% della popolazione complessiva.
Altro grave sintomo di incapacità strutturale nell’inquadrare e affrontare un problema oggettivo è rappresentato dallo spazio che, in modo sempre più arrogante, viene occupato dalla rivendicazione di pseudo diritti individuali – dopo le unioni gay si punta, come è ovvio, alle adozioni – sulla scia della sciagurata legge 194 che, dal 1978 ad oggi, ha ucciso nel ventre della madre ben 6 milioni di autentici nuovi italiani, con la scusa del presunto diritto individuale della donna a sopprimere i propri figli.
Al “diritto” all’aborto, infine, si affianca il diritto all’acquisto di bambini tramite l’orrenda pratica dell’utero in affitto che non si fa scrupolo di usare le donne come forni e fornitrici di ovuli per i ricchi gay, ansiosi di negare i limiti che la biologia “fascista” pone ai loro desideri genitoriali.
La mancanza di valori superiori a quelli che promuovono un’astratta libertà senza limiti finisce per annientare la vera libertà: quella di essere quel che si è per natura e identità storica e culturale.
Solo una forza estranea al liberalismo e alle sue conseguenti derive marx-nichilistiche, sposate dai grandi potentati economici – sempre in prima fila nella lotta utopistica per la società senza sessi e senza Patria – è in grado di leggere il presente e, quindi, di elaborare le necessarie strategie risolutive”.