
di Leonardo Mattioli
RADICOFANI. L'orgoglio socialista e' venuto prepotentemente a galla al piccolo Teatro di Radicofani pieno di socialisti venuti da tutta la Toscana per ricordare Bettino Craxi nel decennale della sua morte nel borgo senese tanto amato dal leader del Psi che utilizzava come pseudonimo per firmare i suoi velenosi corsivi su "L'avanti" il nome di Ghino Tacco, il bandito gentiluomo del paesino turrito considerato ancora oggi dai suoi abitanti un eroe, un mito.
Presenti sul palco del piccolo Teatro anche il segretario provinciale del Psi Gian Luca Targetti e il senatore Gerardo Labellarte, il sindaco Massimo Magrini non si e' limitato infatti a ricordare la figura del leader scomparso ma ha anche sparato a palle incatenate contro Antonio Di Pietro definendo "vergognose le interpretazioni" date dal leader di Italia dei Valori alla lettera che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha inviato alla moglie di Craxi, la signora Anna, per ricordare la figura del leader socialista morto dieci anni fa in Tunisia, dopo una lunga malattia trascorsa tutta ad Hammamet. Lettera nella quale, tra l'altro, il Presidente della Repubblica aveva in qualche modo sottolineato la "pesantezza" utilizzata dalla giustizia contro l'ex segretario del Psi.
"A dieci anni dalla morte di Craxi – ha tuonato Magrini che guida una coalizione di centro sinistra – sono maturi i tempi per una riflessione politica sulla sua figura perche' il clima e' molto cambiato rispetto al periodo di tangentopoli quando si faceva una sorta di "pulizia etnica" nei nostri confronti. Che il clima sia cambiato lo dimostra anche la lettera che Giorgio Napolitano ha inviato alla signora Craxi. Certo e' difficile che i socialisti possano rialzare la testa con questa legge elettorale ma dobbiamo provarci lo stesso. Sicuramente il Pd deve tagliare il cordone ombelicale con il partito di Di Pietro, di Santoro e di Travaglio le cui trasmissioni fanno il gioco di chi governa, cioe' di Berlusconi. La stessa vicenda che ha colpito l'ex governatore dell'Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e' stata un attentato alla democrazia nel silenzio della segreteria del Pd allora guidata da Walter Veltroni".
Concludendo Magrini ha ricordato che "i socialisti non sono secondi a nessuno e che devono portare i valori fondanti del Psi nella coalizione di centro sinistra".
E' poi toccato a Gian Lica Targetti, gia' compagno di Luca Josi, nel movimento giovanile del Psi, ricordare la figura di Craxi che era "un anarchico perche' era un uomo libero che voleva costruire un partito ideale". Come il senatore Labellarte poi, anche Targetti ha ricostruito un parte della storia che ha caratterizzato il nostro Paese attraverso la vita di Craxi con le sue luci e le sue ombre, dalla crisi di Sigonella al referendum sulla scala mobile, dagli anni di ripresa economica e sociale fino alle monetine scagliate contro il leader socialista di fronte all'Hotel Raphael. "Craxi era un uomo di sinistra e della sinistra socialista – ha concluso – rimane un patrimonio".