Viola: "Impegnativo, ma vogliamo e dobbiamo raggiungerlo"
SIENA. (a. m.) Il nuovo piano industriale di Banca Monte dei Paschi è stato approvato dal cda e secondo il presidente Alessandro Profumo è fattibile e credibile. E introduce un ”profondo rinnovamento”. Lo ha detto alla presentazione agli analisti. “Questo è un piano con cui Banca Mps vuol stare sul mercato con una struttura diversa sullo stato patrimoniale e sul conto economico. E con caratteristiche di fattibilità. Un piano, quello che il cda ha approvato dopo una lunga discussione – aggiunge – abbastanza innovativo rispetto a quanto e’ stato fatto nel passato. Il piano ha delle caratteristiche abbastanza innovative rispetto a quanto fatto nel passato in Mps e in generale e ha caratteristiche di fattibilità e credibilità”. il presidente di Mps ha sottolineato come il piano sia preparato con il vento contro, ma quando il vento passerà al traverso o in poppa sarà ancora più valido. Il progetto ”cambia in modo profondo il modo nel quale Mps vuole essere presente sul mercato” con “ricavi in calo ma con un miglioramento della redditività operativa”- Profumo ritiene che nel 2015 la banca riuscirà ad azzerare “la posizione di funding con la Bce e ad avere di fatto rimborsato l’intervento pubblico di patrimonializzazione”.
Il CdA di Mps chiederà all’assemblea una delega per un aumento di capitale ma escluderà dal diritto di opzione della Fondazione, perché “da quello che rileviamo ‘non avrebbe la capacità di seguire l’aumento capitale”. ha detto il presidente, rispondendo a una domanda dei giornalisti. “La cessione sul mercato dei diritti di opzione” potrebbe provocare una pressione su titolo, “mettendo a rischio la realizzabilita’ in tempi rapidi dell’operazione”. Per questo è il sistema migliore per realizzare l’operazione in tempi rapidi e sarà necessario “identificare azionisti che comprino i titoli a prezzo di mercato”.
L’ad Fabrizio Viola: “E’ un piano impegnativo ma che vogliamo e dobbiamo raggiungere”. Ci sarà un ”fortissimo commitment mio, del management vecchio e nuovo e di tutto il personale”. ha confermato che il piano di razionalizzazione’ e di dismissioni “andrà avanti successivamente con un approccio diverso e anche con una altra capacità contrattuale”. il bilancio della banca dovrà essere alleggerito e si dovranno ridurre i costi, ma ci sarà un “significativo aumento capacità commerciale”. Senza dimenticare una £gestione più dinamica del portafoglio”.
Il Monte dei Paschi di Siena ”ha problemi comuni” a tutto il sistema bancario, ”anche se nel nostro caso di ampiezza superiore”, ha ammesso, Il piano ”esce dalla tradizione”, perché è costruito “dal basso” e senza “aiuti dall’esterno”.
Rispondendo a una domanda sui Tremonti bond l’ad di Montepaschi ha spiegato: “Non sappiamo ancora quali saranno i termini. Anche perché questo strumento deve passare al vaglio della Commissione europea. Finché non ci sarà questo vaglio non sappiamo esattamente i termini: abbiamo come riferimento l’attuale ‘Tremonti bond’ ma sarebbe inopportuno e imprudente prenderne le strutture e riversarle sul nuovo”. Ma non ci dovrebbe volere troppo tempo, ha sostenuto.
Il tasto dolente della riduzione di personale è stato affrontato da Viola spiegando che i dipendenti di Banca Mps saranno destinati a realizzare “un impegno straordinario sia come proattività commerciale che come efficienza operativa”. E’ d’uopo che “il personale capisca l’importanza di fare squadra e che possano essere introdotti modelli e approcci in cui motivazione, professionalità e meritocrazia siano davvero dei pilastri portanti”. Viola ha sottolineato che per tre anni non potranno essere utilizzati i prepensionamenti. Il piano prevede una riduzzione di 4.600 dipendenti entro il 2015. Viola ha puntualizzato che si otterrà con la diminuzione di 2.360 unita lavoratori derivata dal progetto di esternalizzazione del back office; di 1.200 unità da asset disposal (700 persone sono già state “cedute” con Biverbanca) e per il resto dalla differenza algebrica tra “un numero ristretto di assuzioni e le uscite sia naturali che da pensionamenti obbligatori. Il piano vuole raggiungere l’efficienza operativa cercando di mantenere un livello di sostenibilità sociale che per una banca è un fattore abilitante”.
(Foto di Corrado De Serio)
Il CdA di Mps chiederà all’assemblea una delega per un aumento di capitale ma escluderà dal diritto di opzione della Fondazione, perché “da quello che rileviamo ‘non avrebbe la capacità di seguire l’aumento capitale”. ha detto il presidente, rispondendo a una domanda dei giornalisti. “La cessione sul mercato dei diritti di opzione” potrebbe provocare una pressione su titolo, “mettendo a rischio la realizzabilita’ in tempi rapidi dell’operazione”. Per questo è il sistema migliore per realizzare l’operazione in tempi rapidi e sarà necessario “identificare azionisti che comprino i titoli a prezzo di mercato”.
L’ad Fabrizio Viola: “E’ un piano impegnativo ma che vogliamo e dobbiamo raggiungere”. Ci sarà un ”fortissimo commitment mio, del management vecchio e nuovo e di tutto il personale”. ha confermato che il piano di razionalizzazione’ e di dismissioni “andrà avanti successivamente con un approccio diverso e anche con una altra capacità contrattuale”. il bilancio della banca dovrà essere alleggerito e si dovranno ridurre i costi, ma ci sarà un “significativo aumento capacità commerciale”. Senza dimenticare una £gestione più dinamica del portafoglio”.
Il Monte dei Paschi di Siena ”ha problemi comuni” a tutto il sistema bancario, ”anche se nel nostro caso di ampiezza superiore”, ha ammesso, Il piano ”esce dalla tradizione”, perché è costruito “dal basso” e senza “aiuti dall’esterno”.
Rispondendo a una domanda sui Tremonti bond l’ad di Montepaschi ha spiegato: “Non sappiamo ancora quali saranno i termini. Anche perché questo strumento deve passare al vaglio della Commissione europea. Finché non ci sarà questo vaglio non sappiamo esattamente i termini: abbiamo come riferimento l’attuale ‘Tremonti bond’ ma sarebbe inopportuno e imprudente prenderne le strutture e riversarle sul nuovo”. Ma non ci dovrebbe volere troppo tempo, ha sostenuto.
Il tasto dolente della riduzione di personale è stato affrontato da Viola spiegando che i dipendenti di Banca Mps saranno destinati a realizzare “un impegno straordinario sia come proattività commerciale che come efficienza operativa”. E’ d’uopo che “il personale capisca l’importanza di fare squadra e che possano essere introdotti modelli e approcci in cui motivazione, professionalità e meritocrazia siano davvero dei pilastri portanti”. Viola ha sottolineato che per tre anni non potranno essere utilizzati i prepensionamenti. Il piano prevede una riduzzione di 4.600 dipendenti entro il 2015. Viola ha puntualizzato che si otterrà con la diminuzione di 2.360 unita lavoratori derivata dal progetto di esternalizzazione del back office; di 1.200 unità da asset disposal (700 persone sono già state “cedute” con Biverbanca) e per il resto dalla differenza algebrica tra “un numero ristretto di assuzioni e le uscite sia naturali che da pensionamenti obbligatori. Il piano vuole raggiungere l’efficienza operativa cercando di mantenere un livello di sostenibilità sociale che per una banca è un fattore abilitante”.
(Foto di Corrado De Serio)






