
ROMA. Continuano le "operazioni" di valutazione all'interno dell'Abi (Associazione bancaria italiana) per la nomina del prossimo presidente. Il cambio al vertice è fissato per luglio 2010, ma il serrato confronto tra i massimi vertici delle banche italiane sembra aver già trovato un punto di contatto. Si starebbe creando un consenso delle grandi banche – che conferma quanto già riportato anche dal nostro quotidiano nei giorni scorsi – per far eleggere Giuseppe Mussari, il presidente di Banca Monte dei Paschi.
Secondo quanto riferito l'accordo sarebbe già stato raggiunto tra Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo, e il numero uno di Unicredit, Alessandro Profumo. Mussari potrebbe succedere, dunque, all'attuale presidente dell'Abi Corrado Faissola, anche se i giochi non sono completamente fatti. Il mondo delle Popolari potrebbe infatti essere orientato a favorire l'attuale presidente.
L'interessato, alle richieste di conferma, ha opposto un laconico "Non parlo". Mentre Luigi Abete ritiene che "se ci fosse la disponibilità di Mussari sarebbe una disponibilità importante come sarebbe quella di Faissola, se volesse continuare il suo impegno. Io rispetto il lavoro dei saggi che hanno due mesi di tempo per valutare".E a proposito della sua personale candidatura ha risposto: "Io sono presidente di Assonime e, ammesso che ci fosse la disponibilità tecnica, sarebbe del tutto inopportuno avere due funzioni".
Fonti finanziare autorevoli fanno sapere che ''Le banche, in questo momento hanno interesse ad avere un'Abi forte''. Una sorta di ''vera associazione di categoria, un interlocutore dei vari soggetti''. L'idea è insomma che ci sia bisogno di una specie di Confindustria delle imprese bancarie.
Secondo quanto riferito l'accordo sarebbe già stato raggiunto tra Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo, e il numero uno di Unicredit, Alessandro Profumo. Mussari potrebbe succedere, dunque, all'attuale presidente dell'Abi Corrado Faissola, anche se i giochi non sono completamente fatti. Il mondo delle Popolari potrebbe infatti essere orientato a favorire l'attuale presidente.
L'interessato, alle richieste di conferma, ha opposto un laconico "Non parlo". Mentre Luigi Abete ritiene che "se ci fosse la disponibilità di Mussari sarebbe una disponibilità importante come sarebbe quella di Faissola, se volesse continuare il suo impegno. Io rispetto il lavoro dei saggi che hanno due mesi di tempo per valutare".E a proposito della sua personale candidatura ha risposto: "Io sono presidente di Assonime e, ammesso che ci fosse la disponibilità tecnica, sarebbe del tutto inopportuno avere due funzioni".
Fonti finanziare autorevoli fanno sapere che ''Le banche, in questo momento hanno interesse ad avere un'Abi forte''. Una sorta di ''vera associazione di categoria, un interlocutore dei vari soggetti''. L'idea è insomma che ci sia bisogno di una specie di Confindustria delle imprese bancarie.