"Non vogliamo scordare la distruzione del secolare e smisurato patrimonio cittadino"

SIENA. Prendiamo atto dell’operazione compiuta dalla Fondazione MPS in merito alla vendita delle azioni MPS per un importo che consente l’azzeramento dell’assurdo debito incautamente contratto dai precedenti organi amministrativi.
Ci scuseranno però i soliti “adulatori professionisti” se non riusciamo ad essere entusiasti quanto loro, pur a fronte di un’operazione che sembra mettere in una certa sicurezza la Fondazione MPS, e sulla quale esprimiamo la nostra soddisfazione.
Non riusciamo ad essere entusiasti perchè questo passaggio, oltre a certificare negli atti la (più o meno) definitiva perdita della senesità della Banca MPS dopo oltre 500 anni, presenta in pochi anni un bilancio finale negativo per la Fondazione MPS di una cifra ipotizzabile in ca. 10 miliardi di Euro; una cifra enorme per un territorio piccolo come il nostro, che avrebbe garantito stabilità sociale ed economica alle future generazioni.
Siamo consapevoli che gli errori e le scelte scellerate compiute dal fallito e trasversale Sistema Siena negli ultimi anni costringono a considerare con una certa benevolenza questo risultato, tra l’altro ottenuto dalla Fondazione MPS con una coraggiosa strategia che la nostra associazione aveva anticipato in un comunicato pubblico, ma certamente non ce la sentiamo di usare certi toni trionfalistici riscontrati in vari commenti nei blog e nei giornali online. Non accettiamo questi toni soprattutto da parte del CDA della Banca MPS, che aveva definito scenari apocalittici del tutto smentiti dai fatti, e da politici che hanno fatto parte di detto Sistema Siena e che oggi vorrebbero smarcarsi dalle loro evidenti responsabilità. Responsabilità politiche che, oltre a quelle tecniche su cui sta indagando la Magistratura, ora necessitano di seri approfondimenti, perchè non possiamo e non vogliamo scordare la distruzione del secolare e smisurato patrimonio cittadino avvenuto in questi pochi anni.
Invitiamo quindi tutti a rimanere vigili e realistici, ed evitare di farsi stordire dalle dichiarazioni e dai comunicati dei vari furbetti che, forti del raggiungimento di un risultato in qualche modo positivo, dopo anni di continui disastri, avrebbero la pretesa di far finire tutto a “tarallucci e vino”, insabbiando la ricerca di verità e responsabilità, e ostacolando il necessario totale ricambio di metodi e di persone.
Le prossime nomine, conferme o sostituzioni, a partire dalla Fondazione MPS e dalla Banca MPS, chiariranno se finalmente questa Comunità ha voglia di chiudere il periodo forse più triste della sua storia recente ed è pronta a voltare pagina e ricercare il “Buongoverno” che si merita, privilegiando merito e competenze e rigettando le inqualificabili nomine partitiche che hanno imperversato negli ultimi anni.
Associazione Pietraserena