Pietraserena spiega le ragioni del voto alla mozione di maggioranza

Abbiamo bisogno di fiducia e di sostegno in un momento che, vedendoci protagonisti di scelte autonome e coraggiose, ci mette sotto stretta osservazione

Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione Pietraserena

SIENA. Martedì 3 aprile 2012, si è svolto un consiglio comunale nel quale si è manifestato nella sua pienezza il teatrino della vecchia bieca politica di potere.

In particolare il confronto, o meglio lo scontro, si è sviluppato intorno alle mozioni inerenti gli indirizzi da dare in merito alla Fondazione MPS. Ne erano state presentate tre: una da parte dei capogruppo della maggioranza più l’Udc, una da parte del Circolo Siena Città Domani e una dalla PDL. Inoltre i consiglieri dell’area ex Margherita interni al PD hanno presentato in aggiunta un loro ordine del giorno.

A parole tutte le forze politiche hanno dichiarato di voler agire nell’interesse della città in questa grave situazione (inevitabile dopo almeno dieci anni di cattiva gestione!), ma i fatti dimostrano l’esatto contrario; infatti le differenti prese di posizione, soprattutto all’interno della maggioranza, sono state dettate non tanto dai contenuti delle mozioni presentate ma dalle nomine che la Fondazione MPS ha espresso per il CDA della Banca e nelle quali non sono rientrati i nominativi riferibili all’area Margherita, all’area Cenni/CGIL, a una parte degli ex Riformisti e all’area PDL.                                                                                                                            

Come nostro solito, abbiamo preferito lasciare un po’ di tempo al libero sfogo dei patetici detrattori, prima di fornire con calma l’interpretazione autentica del voto espresso sull’argomento in questione.

Per prima cosa contestiamo  la strumentalizzazione e la disinformazione messe in atto da certa stampa che afferma  “Liste Civiche salvano la maggioranza”; questo non corrisponde a verità, in quanto un’eventuale bocciatura della mozione presentata dalla maggioranza non avrebbe portato ad alcuna reale immediata conseguenza sulla continuità dell’Amministrazione, ma avrebbe solo consentito al variegato gruppo che viene definito in qualche modo anche dalla stampa nazionale, “coalizione di trombati”, di avere più potere nelle prossime contrattazioni.

C’è stata solo un’evidente prova di forza e le difficoltà interne al partito di maggioranza relativa, in misura addirittura superiore, in termini numerici, alle previsioni della vigilia, dovranno essere risolte all’interno della stessa, o con specifici e motivati passaggi in Consiglio Comunale, dove noi svolgeremo come sempre il nostro ruolo di opposizione, non rigida e preconcetta, ma solo costruttiva e propositiva, secondo coscienza per quello che riterremo essere l’interesse comune,  senza equilibrismi politici.

Ma in pratica cosa è successo? Noi abbiamo votato a favore sia della mozione presentata dalla maggioranza, sia a favore di quella presentata dalla Vigni, mentre ci siamo astenuti su quella presentata dal PDL e votato contro all’ordine del giorno proposto dall’ex Margherita.

Pietraserena ha votato a favore della mozione presentata dalla Vigni in quanto ripresentava tutti gli aspetti da noi proposti nella mozione del 29 novembre scorso.

Pietraserena ha votato contro l’ordine del giorno dell’ex Margherita in quanto alleggeriva, invece di intensificare, gli aspetti innovativi contenuti, dopo gli emendamenti, nella mozione della maggioranza; è vero che nell’ordine del giorno si chiedeva il rinnovamento dell’intera deputazione della Fondazione MPS, ma SOLO alla scadenza dell’attuale mandato.

Pietraserena si è astenuta sulla mozione della PDL che non faceva riferimento né ad alcuna azione di responsabilità né a modifiche  per lo statuto della Fondazione Mps.      

Pietraserena ha votato infine la mozione della maggioranza, dalla stessa emendata, che per la prima volta nella storia contiene inedite ammissioni di responsabilità, e critica espressamente, seppure in modo ancora non del tutto soddisfacente, l’operazione Antonveneta; la mozione contiene inoltre precisi impegni: a valutare un’azione di responsabilità, al contenimento dei compensi degli amministratori e dei dirigenti dei due Enti, alla salvaguardia dei lavoratori del Consorzio Operativo, della Direzione Generale e di tutte le sedi Senesi, alla necessaria revisione dello Statuto della Fondazione MPS.

Un risultato importante in quanto l’occasionale avvicinamento deriva dalle aperture del PD verso le nostre proposte, in parte provenienti dall’azione delle ex Liste Civiche Senesi, che ora, forti del nostro voto, potremo formalmente reclamare, in tempi brevissimi, a partire dall’Assemblea della Banca MPS del prossimo 27 aprile; cosa che sarebbe stata vanificata dalla bocciatura di tutte le mozioni.

Riteniamo assolutamente improcrastinabile, come già sottolineato nel nostro intervento in Consiglio, la totale ed immediata discontinuità nella Fondazione MPS e l’affermazione dei criteri di trasparenza, meritocrazia e competenza in ogni campo, con la ferma volontà che questo nuovo atteggiamento si estenda alle altre istituzioni cittadine – Università e Ospedale in primis –  e a tutte le altre emergenze del territorio.

La bontà del nostro voto tecnico, a favore cioè dei contenuti e non degli schieramenti, è rafforzata dall’opposizione di una parte della maggioranza; questa coalizione, risultata perdente è definita  “coalizione di trombati”, con chiaro riferimento ai sodali di quelle persone allontanate (giustamente!) dai ruoli nel CDA della Banca MPS, e sostituiti da altri candidati, certamente non riferibili al nostro gruppo e non tutti di nostro gradimento, ma la cui nomina sembra andare, pur timidamente, nella direzione della discontinuità e dell’attenzione alle competenze.

Tutto questo certifica amaramente quello che abbiamo sempre denunciato, vale a dire che il collante del “Sistema Siena” era, ed è, fondato in larga parte su poltrone e prebende, ovvero su interessi particolari e non certo rivolto al bene comune.

Non è un caso se Pietraserena ha scelto di scendere per la prima volta ufficialmente in campo a fianco del proprio Consigliere in questa delicato momento, che si è rivelato ancor più complesso del previsto a causa di alcune defezioni nella maggioranza, impensabili e censurabili, di cui però non abbiamo trovato grande risalto né sulla stampa né sui blog. Avremmo potuto scegliere una situazione di comodo, votare ottusamente contro tutto e tutti, e ignorare quello che riteniamo fondamentale per l’interesse della Città, sottraendoci così alle nostre responsabilità e alle ridicole critiche strumentali; la coerenza e il coraggio che abbiamo dimostrato in tutti questi anni, non ci hanno fatto dubitare sull’atteggiamento da tenere; ciò anche in considerazione che il comportamento tenuto nel precedente Consiglio dalle Liste Civiche, anch’esso rigoroso ma forse più rigido, non è riuscito ad arrestare l’involuzione della Città, e non è stato capito dai cittadini in fase elettorale,

Da Senesi amanti delle Contrade e del Palio sappiamo che il “popolo” ha il dovere di sostenere i propri dirigenti, ai quali abbiamo dato un mandato, soprattutto nei momenti più complicati. Solo a “corsa” finita si procede ad un’esatta valutazione dei risultati ottenuti, per trarne le dovute conclusioni. Chiediamo questo ai nostri amici e sostenitori: la linea di Pietraserena non è cambiata di una virgola, sempre rivolta alla trasparenza e all’interesse della nostra Siena; abbiamo bisogno di fiducia e di sostegno in un momento che, vedendoci indubbiamente protagonisti di scelte autonome e coraggiose che danno fastidio a tanti, ci mette indubbiamente sotto stretta osservazione, ma potrebbe culminare con una sorprendente “vittoria” per tutta la Città. Non a caso anche la stampa cittadina ci sta dando per la prima volta un enorme spazio, al solo fine di criticare il nostro operato, dopo anni di censura ai nostri interventi.

Chiudiamo con l’ultimo passaggio del nostro intervento in Consiglio Comunale: Chi non riesce, in questo epocale gravissimo momento, ad elevare il proprio modo di fare politica, continuando a seguire la rincorsa al potere e utilizzando solo il sistema del baratto, dei fedeli e del trasformismo, per la selezione della classe dirigente cittadina, FACCIA UN PASSO INDIETRO, vada in pensione, tolga le mani dalla città e dia alle nuove generazioni, alla parte buona di Siena, la possibilità di risorgere e di avere un futuro partendo dalla ricostruzione della propria identità civica abbattendo ogni forma di servilismo!!