E' in atto un gioco di camuffamento e minimizzazione che vuole far credere che, in fondo, molto sia recuperabile e che la colpa sia un po' di tutti

SIENA. Prendendo spunto dal comunicato del Segretario del PSI (Tafani)
Parlando con molte persone ci siano convinti che i cittadini senesi non abbiano preso consapevolezza della portata del disastro economico-sociale che si sta abbattendo sulla città e sul territorio della provincia. Secondo noi è in atto un gioco di camuffamento e minimizzazione che vuole far credere che, in fondo, molto sia recuperabile e che la colpa della crisi sia un po’ di tutti. C’è chi addirittura parla dell’opportunità di sacrifici se servono a risolvere probleni aziendali (sacrifici che ricadranno su chi è stato solo spettatore o pedina ignara).
Nessuno parla di responsabilità politica; del “sistema Siena” che ha trovato consenso gratificando le solite centinaia di persone.
Se siamo nel baratro e da isola felice siamo entrati in un tunnel buio è perchè sono stati ‘bruciati’ decine di miliardi di euro che avrebbero consentito a Siena e alle sue Istituzioni, se mantenuti anche solo in parte, di poter oggi navigare nell’oro.
Siena ha avuto sessantacinque anni di governo di sinistra che, pur con fasi alterne e singoli comportamenti diversi dei vari attori, l’hanno portata con le sue istituzioni all’attuale situazione.
Non ci sono complessivamente scuse. Il potere della sinistra è stato ed è tutt’ora assoluto e quindi anche le responsabilità sono di sua totale pertinenza. Ogni posto di lavoro che verrà perso, ogni azienda che non avrà più finanziamenti, ogni attività commerciale che abbasserà le saracinesche, i giovani che non troveranno lavoro e, in generale, quanti subiranno le consequenze della pesante situazione economica senese – dipendente solo in minima parte da quella nazionale avendo avuto Siena fino a oggi fiumi di denaro che altri comuni non hanno avuto – potranno solo ringraziare chi si è ostinato a dare fiducia a una sinistra che di sinistra, a Siena, ha avuto solo il nome.
Per questo oggi, ragionevolmente, per ricostruire, occorre “vera” discontinuità – che passa anche da una alternanza di governo – e professionalità non legate a circuiti viziosi.
Nessuno parla di responsabilità politica; del “sistema Siena” che ha trovato consenso gratificando le solite centinaia di persone.
Se siamo nel baratro e da isola felice siamo entrati in un tunnel buio è perchè sono stati ‘bruciati’ decine di miliardi di euro che avrebbero consentito a Siena e alle sue Istituzioni, se mantenuti anche solo in parte, di poter oggi navigare nell’oro.
Siena ha avuto sessantacinque anni di governo di sinistra che, pur con fasi alterne e singoli comportamenti diversi dei vari attori, l’hanno portata con le sue istituzioni all’attuale situazione.
Non ci sono complessivamente scuse. Il potere della sinistra è stato ed è tutt’ora assoluto e quindi anche le responsabilità sono di sua totale pertinenza. Ogni posto di lavoro che verrà perso, ogni azienda che non avrà più finanziamenti, ogni attività commerciale che abbasserà le saracinesche, i giovani che non troveranno lavoro e, in generale, quanti subiranno le consequenze della pesante situazione economica senese – dipendente solo in minima parte da quella nazionale avendo avuto Siena fino a oggi fiumi di denaro che altri comuni non hanno avuto – potranno solo ringraziare chi si è ostinato a dare fiducia a una sinistra che di sinistra, a Siena, ha avuto solo il nome.
Per questo oggi, ragionevolmente, per ricostruire, occorre “vera” discontinuità – che passa anche da una alternanza di governo – e professionalità non legate a circuiti viziosi.
Basta con le ambiguità. Basta con quanti cercano di stare con i piedi in due staffe. Basta con quanti dicono ciò che pensano guardandosi intorno per paura che qualcuno possa sentire. Basta con quanti non hanno il coraggio di scegliere preferendo rimanere accanto al potere passato nella convinzione che questo gli garantisca il futuro.
Claudio Marignani e Pietro Staderini
Coordinatore Provinciale e Comunale del PdL di Siena