Pd: "Maggiori investimenti sulla formazione per rilanciare l'occupazione"

La proposta del Ministro del lavoro Poletti intervenuto ieri all'iniziativa del Partito Demcratico comunale di Siena 

SIENA. “La competizione del nostro paese, la ripresa dell’occupazione è correlata alla capacità di investimento sulla conoscenza. Sviluppo e sapere devono camminare parallelamente”.

Ha esordito così il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti nell’iniziativa organizzata ieri dal Partito Democratico di Siena all’auditorium Santo Stefano alla quale è approdato dopo una serie di incontri in Valdelsa con le imprese e le categorie economiche. Un’occasione per un confronto sulle misure adottate dal Governo nell’ambito delle politiche attive per il lavoro dall’introduzione del job act fino a quella del reddito di inclusione sociale.

“Veniamo da una lunga crisi che ha visto la chiusura di numerose attività economiche e la perdita di molti posti di lavoro che oggi sta vivendo una inversione di tendenza grazie ad un maggior assorbimento nell’ambito dei servizi che si sono sviluppati attorno alle nuove tecnologie e l’economia digitale” ha proseguito Poletti. “L’innovazione non va vista come un pericolo per la stabilità dell’occupazione di fronte alla crescita dell’automazione, ma come un fenomeno da governare attraverso la formazione di nuove figure professionali in grado di gestire questi processi. La trasformazione del mondo del lavoro in atto, fondata sulla digitalizzazione delle relazioni socio-economiche, espone il lavoro a profondi cambiamenti che comportano dei rischi ma anche a grandi opportunità”.

Una sfida raccolta dal Segretario Comunale Simone Vigni, soddisfatto di avviare il percorso del PD cittadino uscito recentemente dal congresso, affrontando un tema cruciale come quello del lavoro. “Con il lavoro si connettono tutti gli aspetti della nostra vita: impresa, lavoro e sociale sono il quotidiano di ogni persona su cui un partito deve porre grande attenzione – ha affermato Vigni – per questo dobbiamo impegnarci anche nel nostro territorio che non è immune dalla crisi occupazionale perfar crescere il nostro sistema produttivo generando nuove forme di economia che vadano oltre alla dimensione terziaria della città. Per farlo dobbiamo tutelare, promuovere e potenziare i settori che caratterizzano il nostro territorio, con politiche per la formazione, la ricerca che accompagnino la transizione verso un nuovo modello di impresa 4.0 e le trasformazioni tecnologiche in corso”.