Il coordinatore provinciale Rampino chiede di tenere alta l

LECCE. Dal Coordinamento provinciale del Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo.
“In questo difficile momento per il Monte Paschi di Siena non possiamo non esprimere, ancora una volta, preoccupazione per le conseguenze che il piano di riorganizzazione previsto dall’azienda potrebbe determinare dal punto di vista occupazionale. Da tempo le organizzazioni sindacali avanzano proposte in grado di raggiungere l’obiettivo della ristrutturazione dei costi del personale senza ricorrere all’esternalizzazione dei servizi di back-office attraverso la cessione del ramo d’azienda. E oggi questa proposta potrebbe essere realizzabile. Infatti, in attesa di conoscere i dati ufficiali delle domande riguardanti il Fondo Esuberi, la Cgil Fisac fa sapere che l’azienda ha reso noto che le adesioni sono già più elevate dei numeri previsti. Si tratta di adesioni volontarie, che MPS tramite il fondo potrebbe accompagnare alla pensione e che, visto il numero, determinerebbero un rilevante risparmio in termini di costi del personale. Concordiamo pertanto con quanto già espresso del coordinamento sindacale senese sulla possibilità di recupare l’originaria proposta dei lavoratori: sostituire integralmente l’esternalizzazione di 1100 dipendenti attraverso la fuoriuscita definitiva già nel 2013 di un numero superiore alle aspettative”.
“In questo difficile momento per il Monte Paschi di Siena non possiamo non esprimere, ancora una volta, preoccupazione per le conseguenze che il piano di riorganizzazione previsto dall’azienda potrebbe determinare dal punto di vista occupazionale. Da tempo le organizzazioni sindacali avanzano proposte in grado di raggiungere l’obiettivo della ristrutturazione dei costi del personale senza ricorrere all’esternalizzazione dei servizi di back-office attraverso la cessione del ramo d’azienda. E oggi questa proposta potrebbe essere realizzabile. Infatti, in attesa di conoscere i dati ufficiali delle domande riguardanti il Fondo Esuberi, la Cgil Fisac fa sapere che l’azienda ha reso noto che le adesioni sono già più elevate dei numeri previsti. Si tratta di adesioni volontarie, che MPS tramite il fondo potrebbe accompagnare alla pensione e che, visto il numero, determinerebbero un rilevante risparmio in termini di costi del personale. Concordiamo pertanto con quanto già espresso del coordinamento sindacale senese sulla possibilità di recupare l’originaria proposta dei lavoratori: sostituire integralmente l’esternalizzazione di 1100 dipendenti attraverso la fuoriuscita definitiva già nel 2013 di un numero superiore alle aspettative”.