La candidata consigliera regionale del Pd interviene sulla questione delle pale eoliche nelle Crete

SIENA. “I progetti “selvaggi” dei parchi fotovoltaici ed eolici possono essere bloccati solo dal Governo, gli altri enti istituzionali possono solo esprimere un parere che non è vincolante”. Così Anna Paris, candidata consigliera regionale del Pd, risponde alle sollecitazioni di Fratelli d’Italia che chiedono alla Regione Toscana di fermare la realizzazione di un impianto di pale eoliche nelle Crete senesi. “Gli esponenti di FdI devono rivolgersi a Roma – dice Paris – per chiedere che venga approvato il tanto atteso nuovo Dpcm che regola questo settore per la produzione di energia da fonti rinnovabili vista la sentenza del TAR del Lazio che ha dichiarato nulli molti punti del precedente intervento dell’attuale governo. La Regione Toscana ha pronta una legge che determina dove e come si può intervenire per agevolare la transizione energetica rispettando il territorio, ma è ferma perché manca il nuovo decreto quadro del ministero dell’Ambiente che doveva essere approvato ormai da mesi”.
“Negli ultimi tempi, proprio per la mancanza di regole e grazie agli incentivi – prosegue Paris -, stiamo assistendo ad un assalto al nostro territorio da parte di aziende installatrici che stanno presentando progetti devastanti per territori iconici, come quello delle Crete, approfittando del vuoto normativo. La legge regionale che abbiamo predisposto consente la realizzazione di micro impianti fotovoltaici e eolici, così da garantire il fabbisogno energetico di famiglie e imprese tramite l’autoconsumo, il consumo condiviso, ovvero le comunità energetiche, senza sottrarre terreni fertili o che realizzano produzioni di vino Doc, Docg, prodotti Dop, olio EVO nel rispetto delle aree naturali protette. In assenza dell’intervento del Governo, la legge regionale è solo pronta per difendere le nostre campagne ma non può essere applicata. Invito gli esponenti di Fratelli d’Italia a chiedere al governo centrale e nello specifico al ministero dell’ambiente di stabilire regole chiare e tese alla difesa di un territorio che è fonte di sviluppo grazie al turismo e ad un’agricoltura di qualità”.