"Alla vicenda senese si affiancano la chiusura improvvisa del punto vendita dei Gigli, provvedimenti analoghi a Livorno e almeno dieci nuovi casi a Roma"
SIENA. Quanto sta avvenendo nei punti vendita Pam-Panorama è ormai inaccettabile. Il caso esploso a Siena – con un licenziamento disciplinare basato sul surreale “test del carrello”, pratica mai condivisa con i sindacati – non è un episodio isolato. Alla vicenda senese si affiancano la chiusura improvvisa del punto vendita dei Gigli, provvedimenti analoghi a Livorno e almeno dieci nuovi casi a Roma, dove sono emersi comportamenti ai limiti dell’assurdo: prodotti nascosti ad arte, etichette invertite, segnalazioni mai mostrate ai dipendenti. Un metodo che crea un clima di sospetto, trasforma i lavoratori in potenziali imputati e svuota di significato i diritti sul lavoro.
Davanti a questa escalation serve un intervento immediato: verifiche sulle procedure aziendali, regole chiare sull’uso dei “mystery shopper” a fini disciplinari e l’apertura di un tavolo istituzionale che coinvolga azienda, sindacati e Regioni. I nostri deputati hanno già depositato un’interrogazione in merito.
Le testimonianze raccolte parlano di pressioni crescenti, contestazioni costruite ad hoc, lavoratrici e lavoratori trattati come sorveglianti invece che come addetti alle vendite.
Preoccupa inoltre che tra i provvedimenti più recenti figurino anche persone con ruoli sindacali: un segnale gravissimo, che si inserisce in un clima nazionale già segnato da attacchi alle rappresentanze dei lavoratori e rischia di alimentare una delegittimazione sistematica.
In merito all’episodio senese, il Partito Democratico di Siena esprime piena solidarietà al lavoratore e sostiene con determinazione le mobilitazioni annunciate dai sindacati. Ribadiamo che l’azienda deve procedere al suo immediato reintegro e saremo al fianco delle organizzazioni sindacali finché questo non avverrà.






