"Inaccettabile e imperdonabile l'inspiegabile arrendevolezza del sindaco"

SIENA. “Questo è un colpo di stato” sbotta il sindaco, “questa è una tragica messinscena” diciamo noi. Ma questo Valentini, che sbotta, anzi che entra a gamba tesa (così virgolettano alcuni giornali) con tale ferocia e determinazione è la stessa persona che il 15 maggio andava da Mancini e Profumo a chiedere garanzie e che riportava trionfalmente opportunità per la città? Politicamente furbo, piacione, utile strumento del potere: gliele ho dette già tutte, quasi ad ogni puntata della sua disgraziata (per Siena) carriera da primo cittadino, che, in nome “di un fair play istituzionale stomachevole” (e lo ripeto con orgoglio), ha privato la città e la Fondazione di ogni strumento di dignitoso indirizzo economico. Non voglio entrare nei meandri psico-politici del primo cittadino di Monteriggioni e Siena, tuttavia il mix tossico che ha unito un’inspiegabile arrendevolezza a un poco dignitoso sussiego verso tutti i principali attori del potere economico finanziario del Mps, è qualcosa d’inaccettabile e imperdonabile.
Winston Churchill paragonava i protagonisti della politica dell’appeasement (quella che negli anni prima della guerra voleva ad ogni costo mantenere la pace di fronte alla aggressività tedesca) come quelli che nutrono il coccodrillo sperando che non decida di divorarli: così ha fatto Valentini! Me lo ricordo mentre ci spiegava i vantaggi dell’abolizione del vincolo del 4% (che ora avrebbe fatto davvero comodo anche alla presidente Mansi!) o che propugnava una posizione di non ingerenza nelle questioni delle Banca (salvo poi con dichiarazioni estemporanee far crollare titolo e seminare confusione).
Ora è tutto finito! Io non stimo chi ha cento frasi per ogni occasione specialmente se queste sono dissonanti o contraddittorie e questo è il caso. A chi cura l’album dei “grandi cattivi” per Siena (salvo poi invitare ad andare al mare nel momento più decisivo), voglio dare uno spunto di riflessione: come catalogare chi ha agito omettendo il dovere di difesa nel momento più drammatico per le sorti economiche di Siena? La rinuncia alla difesa è complicità e se non c’è volontà allora si chiami pure ingenuità (grande dote per un politico).
No Valentini, non te la puoi cavare così con una dichiarazione “grintosina”, potresti veramente far tremare qualcuno, potresti veramente indurre Profumo a fare marcia indietro: il potere si affronta e ci si scontra se ostile o si condivide se ci convince, te hai condiviso tutto e ti sei fidato. Noi non ci siamo mai fidati (e lo abbiamo detto).
Tu sì invece Valentini, ti sei fidato, anzi hai aperto la porta chi ora ti fa gridare e forse questa stizza nasconde quanto c’è di più spontaneo e immediato in una persona: il tuo scatto non è di facciata, e non è nemmeno di carattere, ma molto più semplicemente ti hanno usato e ti hanno fregato! E Siena con te.
Winston Churchill paragonava i protagonisti della politica dell’appeasement (quella che negli anni prima della guerra voleva ad ogni costo mantenere la pace di fronte alla aggressività tedesca) come quelli che nutrono il coccodrillo sperando che non decida di divorarli: così ha fatto Valentini! Me lo ricordo mentre ci spiegava i vantaggi dell’abolizione del vincolo del 4% (che ora avrebbe fatto davvero comodo anche alla presidente Mansi!) o che propugnava una posizione di non ingerenza nelle questioni delle Banca (salvo poi con dichiarazioni estemporanee far crollare titolo e seminare confusione).
Ora è tutto finito! Io non stimo chi ha cento frasi per ogni occasione specialmente se queste sono dissonanti o contraddittorie e questo è il caso. A chi cura l’album dei “grandi cattivi” per Siena (salvo poi invitare ad andare al mare nel momento più decisivo), voglio dare uno spunto di riflessione: come catalogare chi ha agito omettendo il dovere di difesa nel momento più drammatico per le sorti economiche di Siena? La rinuncia alla difesa è complicità e se non c’è volontà allora si chiami pure ingenuità (grande dote per un politico).
No Valentini, non te la puoi cavare così con una dichiarazione “grintosina”, potresti veramente far tremare qualcuno, potresti veramente indurre Profumo a fare marcia indietro: il potere si affronta e ci si scontra se ostile o si condivide se ci convince, te hai condiviso tutto e ti sei fidato. Noi non ci siamo mai fidati (e lo abbiamo detto).
Tu sì invece Valentini, ti sei fidato, anzi hai aperto la porta chi ora ti fa gridare e forse questa stizza nasconde quanto c’è di più spontaneo e immediato in una persona: il tuo scatto non è di facciata, e non è nemmeno di carattere, ma molto più semplicemente ti hanno usato e ti hanno fregato! E Siena con te.
Eugenio Neri, capogruppo Siena Rinasce