SIENA. Le regole di Basilea 3 rischiano di rendere più complicata la ripresa. Lo dice il nuovo presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, intervenuto ieri (23 agosto) al meeting di Rimini, nel corso del quale ha annunciato la volontà dell'Associazione bancaria italiana di mettersi, a partire da settembre, intorno a un tavolo con le imprese e "parlare di cosa serve per accelerare la crescita".
Secondo Mussari, la dura crisi è stata una discesa ripida e la moratoria per imprese e famiglie è stata "un paracadute che ha frenato la discesa". "Oggi abbiamo un problema inverso, la salita, la ripresa", ma Basilea 3 è "un provvedimento, per quanto mirabile e indispensabile, che rende più complicata la salita e i rapporti tra banca e impresa" e "non ha i tempi giusti". Poi ha spiegato che le banche e le imprese devono "ragionare sul sistema di garanzie che ci sono e ci possono essere. Ci sono imprese che hanno bisogno di nuovo credito per riprendere la salita. Bisogna ragionare in termini di strumenti esistenti e di strumenti nuovi".
Goldman Sachs, in un report diffuso in queste ore, ha messo sotto la lente i bancari di Piazza Affari. Il comparto italiano, secondo gli esperti della banca d’affari americana, sarebbe caratterizzato da valutazioni depresse rispetto a quelle delle comparabili europee. Tuttavia Goldman Sachs preferisce consigliare di non focalizzarsi sui titoli del settore, visto che i tassi rimangono decisamente depressi e le incertezze sulla ripresa continuano ad essere elevate.
Intanto Goldman Sachs conferma il “buy” (acquistare) per Unicredit, anche se ha limato il prezzo obiettivo, portandolo da 2,85 euro a 2,8 euro. Tagliato anche il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo, ora a 2,95 euro dai precedenti 3 euro. Il consiglio resta “neutrale”.
È stato confermato a “neutrale” anche la raccomandazione su UBI Banca, Monte dei Paschi e Popolare di Milano. I target price sono stati ridotti per la prima a 9,4 euro, per la seconda a 1,08 euro e per la terza a 4,6 euro.
Secondo Mussari, la dura crisi è stata una discesa ripida e la moratoria per imprese e famiglie è stata "un paracadute che ha frenato la discesa". "Oggi abbiamo un problema inverso, la salita, la ripresa", ma Basilea 3 è "un provvedimento, per quanto mirabile e indispensabile, che rende più complicata la salita e i rapporti tra banca e impresa" e "non ha i tempi giusti". Poi ha spiegato che le banche e le imprese devono "ragionare sul sistema di garanzie che ci sono e ci possono essere. Ci sono imprese che hanno bisogno di nuovo credito per riprendere la salita. Bisogna ragionare in termini di strumenti esistenti e di strumenti nuovi".
Goldman Sachs, in un report diffuso in queste ore, ha messo sotto la lente i bancari di Piazza Affari. Il comparto italiano, secondo gli esperti della banca d’affari americana, sarebbe caratterizzato da valutazioni depresse rispetto a quelle delle comparabili europee. Tuttavia Goldman Sachs preferisce consigliare di non focalizzarsi sui titoli del settore, visto che i tassi rimangono decisamente depressi e le incertezze sulla ripresa continuano ad essere elevate.
Intanto Goldman Sachs conferma il “buy” (acquistare) per Unicredit, anche se ha limato il prezzo obiettivo, portandolo da 2,85 euro a 2,8 euro. Tagliato anche il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo, ora a 2,95 euro dai precedenti 3 euro. Il consiglio resta “neutrale”.
È stato confermato a “neutrale” anche la raccomandazione su UBI Banca, Monte dei Paschi e Popolare di Milano. I target price sono stati ridotti per la prima a 9,4 euro, per la seconda a 1,08 euro e per la terza a 4,6 euro.






