Gli scenari possono cambiare se lo spread torna a 200 punti

di Red
SIENA. Un venerdì anomalo in Borsa: sospensioni a raffica per il titolo MPS per eccesso di rialzo – dodici punti percentuali con volumi altissimi, pari a quasi sei volte la media giornaliera dell’ultimo mese e al 7% del capitale (quasi 870 milioni di pezzi) – effetto spread, a quota 271 punti base, ovvia speculazione (+12,34% a 0,26 euro all’ora di chiusura) e conseguente monitoraggio speciale da parte di Consob. Abbastanza inspiegabile per gli analisti finanziari, forse meno se si conoscesse l’identità dell’investitore per il quale è stato ritagliato un aumento di capitale da un miliardo, a discrezione di Profumo e negato in via di principio alla Fondazione MPS, con l’assemblea straordinaria dello scorso ottobre. E’ opportuno ricordare che l’istituto di credito senese è la banca italiana con il peggior sbilancio in titoli di Stato rispetto al proprio patrimonio: nel portafoglio di Rocca Salimbeni ci sono ancora circa 25 miliardi di Btp con una durata media di 9 anni il cui valore è salito sui massimi da novembre 2010 con lo spread, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi, sui minimi sotto quota 275 punti base. I titoli di Stato rendono il 4,2%.
Intanto a Siena la Direzione Generale continua l’opera sulla strada della riduzione del personale, come da Piano Industriale e accordi raggiunti con una parte dei sindacati. E’ partita la caccia alle adesioni al prepensionamento, invitando chi è vicino alla pensione a fare domanda. Con un po’ di “pressione” sembrerebbe facilmente raggiungibile il numero di circa 8oo unità previsto. Mentre si sta completando la lista dei 100 dirigenti da licenziare, con parecchi mugugni e qualche testa eccellente sotto la mannaia. Come sempre ci sarà qualcuno che salverà la ghirba a dispetto del merito, in ossequio a quella politica che a parole Profumo avrebbe fatto uscire dalla porta, ma Rocca Salimbeni è piena di finestre… Se il trend dei mercati dovesse venire confermato nei prossimi mesi, avremmo l’assurda situazione che solo questi dipendenti pagheranno realmente la crisi della banca senese. Infatti il coro a più voci (Monte e Fondazione) ha ripetuto il mantra che “Con lo spread BTp-Bund decennali sotto i 200 punti, Rocca Salimbeni sarebbe tra le banche più patrimonializzate del nostro sistema”. L’avvicinarsi delle elezioni in Italia con la probabilità che un certo rigore nei conti venga mantenuto se dovessero uscire vincitori il centrosinistra o il raggruppamento Monti, la vittoria di Obama nel braccio di ferro con il partito repubblicano, l’ammorbidimento previsto dopo le elezioni tedesche nei confronti dell’Europa (adesso che anche i tedeschi hanno bisogno di piazzare le proprie merci sui mercati), fanno pensare che prima dell’estate l’obiettivo dei 200 punti base possa essere raggiunto. E il Tandem più Mancini prevedono che a quel punto MPS sarebbe fuori dalle secche, compresa la necessità di tagliare ancor con più incisività i costi. A maggior fortuna del Partito Democratico, bisogna segnalare che La Repubblica ha ipotizzato nei giorni scorsi che le elezioni per il nuovo sindaco di Roma si potrebbero tenere nel mese di giugno 2013. In tal caso il Ministro dell’Interno che verrà fuori dalle politiche di febbraio potrebbe decidere di far svolgere in quella tornata anche le elezioni a sindaco di Siena. Con una situazione della banca più tranquilla alla fine della primavera la probabile debacle del PD se si votasse adesso, sarebbe scongiurata. Un ritorno “in bonis” che potrebbe favorire la candidatura di Franco Ceccuzzi, se tanta gente avrà la convenienza allo “scurdammoce ‘o passato”. Ma la questione primarie a Siena è in continuo divenire e piena di colpi di teatro.
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