Vecchie multe ritornano a galla

di Red
SIENA. La bella favoletta in cui la Consob ha sanzionato la mala gestione del Monte dei Paschi da parte dei suoi amministratori è giunta allo scoperto: non pagherà nessuno, se non la parte offesa. Le multe non sono state ancora pagate e – come si evince dai ricorsi in tribunale persi da Rocca Salimbeni e dai suoi aderenti – se verranno saldate sarà per opera della banca, che eventualmente si potrà rivalere sui suoi ex cattivi gestori.
E’ il caso della multa fatta a Mussari Giuseppe di euro 2.395.000 dalla Consob con delibera 18856 del 9.4.2014: la Corte d’Appello di Firenze fin da questo giugno lo ha condannato (ovviamente in solido con la banca), a pagare. Turiddo Campaini, ex presidente della Coop fiorentina e a lungo consigliere di amministrazione per tutte le sciagurate operazioni fatte negli anni d’oro, era stato sanzionato con 150mila euro di multa per l’affaire Casaforte sempre nel 2014: si è opposto, ma il tribunale del capoluogo toscano ha rigettato l’opposizione, sempre nello scorso giugno. E così è stato anche per l’opposizione verso la delibera 18924 del 21 maggio 2014, ma in questi due casi MPS sembra essere fuori dalla partita – sempre che non ci sia una cassaforte che nasconda lo scarico delle responsabilità pecuniare dal consigliere di amministrazione alla banca di cui il Tribunale non sia stato avvisato.
Ancora più curiosa la storia che arriva da Lecce: 43 dipendenti della Banca del Salento erano stati sanzionati con decreto del 30 maggio 2005 (prot. 59326) dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la modica cifra di 3.305.500 euro, a seguito di alcuni accertamenti di vigilanza condotti dalla CONSOB presso la Banca 121 Promozione Finanziaria spa, aventi ad oggetto l’idoneità delle procedure e degli assetti organizzativi per lo svolgimento dell’attività di vendita di prodotti finanziari complessi. La cosa non comportò ovviamente alcun problema per il CdA di Rocca Salimbeni per mettere in dubbio la validità dell’affare che stavano concludendo nel comprarsi l’istituto di credito e adesso ne ereditano la multa perchè, come scrivono i giudici “è stato ingiunto altresì alla MPS Banca Personale s.p.a., già Banca 121 Promozione Finanziaria s.p.a. (cessionaria del ramo dell’azienda bancaria della BANCA DEL SALENTO – CREDITO POPOLARE SALENTINO – BANCA 121 SPA) ed alla Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. (società cedente il ramo d’azienda) di pagare le predette somme con obbligo di regresso nei confronti dei responsabili.”
Non ci meravigliamo poi se con questi affari e questi cervelli MPS sia finita dov’è oggi…