I buoni annunci non bastano mai ad accontentare le agenzie di rating

di Red
SIENA. Moody’s perde il pelo ma non il vizio, e restituisce fiato alla speculazione. Neppure il tempo di archiviare la bella performance dei Bot di Bankitalia di metà luglio, che subito passa a discettare con dovizia dei titoli irlandesi: l’agenzia internazionale di rating ha infatti ridotto la valutazione sul merito di credito dell’Irlanda a Ba1, portando così il rating del Paese al di sotto dell’investment grade: “junk”, ossia spazzatura. Aprendo così un altro fronte contro l’Euro e la stessa Europa.
Il Fondo Monetario, rassicurato dal rigore di Mario Draghi e dalle successive promesse di Giulio Tremonti di una ulteriore stretta sulle spese della Casta e non solo, promuove l’impegno dell’Italia a ridurre il deficit sotto il 3% nel 2012 e vicino alle zero nel 2014. Andrebbe alimentata la crescita economica per ora modesta e legata alle esportazioni, oltre a procedere alla semplificazione del regime fiscale: vedremo, una volta approvata la manovra che ha fatto rifiatare anche MPS, quanto forza avrà questo governo. In casa nostra il titolo di Rocca Salimbeni ha chiuso oggi con +0,19% a 0,519 euro. Il governatore della Banca d’Italia rassicura sulla capacità delle banche italiane di superare i prossimi stress test grazie alla rinnovata fiducia nei titoli di Stato italiani che non rendono più pericoloso il portafoglio delle banche tricolori, vero puntello per l’economia nazionale almeno in questo senso.
MPS ha fatto bene la sua parte, ma non deve abbassare la guardia e bisogna mettere in campo altre azioni di risanamento e un cambio della guida aziendale che sia di sicuro prestigio e sicura competenza. Anche l’annuncio della cessione di alcuni immobili della banca, un’operazione che porterebbe un beneficio di 40 punti base sul core tier 1ha dato un segnale positivo ai risparmiatori. Goldman Sachs ha ridotto ieri il target price da 0,9 a 0,8 euro del titolo Montepaschi (giova sempre ricordare l’80% circa di titoli invenduti della Fondazione in mano alla banca di New York).
Per oggi ci si attende una contrattazione contrastata almeno fino alla conferma dell’esito positivo dell’asta dei Btp. Ma purtroppo per Siena, la vera notizia che potrebbe rimettere di buon umore le borse internazionali è solo l’accordo per la gestione del deficit Usa tra l’amministrazione e il congresso a maggioranza repubblicana. Moody’s ha comunicato nella notte di aver messo sotto osservazione il rating tripla A degli Stati Uniti per un possibile downgrade. Sembra che centellinare buone notizie giornaliere alla fine paghi poco in termini di appeal sul titolo MPS e non solo, visto il movimentismo delle agenzie di rating.
Per la serie “C’è chi dice no” rileviamo che dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che l’8 luglio il vice direttore generale, Nicolino Romito, ha sottoscritto, direttamente e indirettamente 628.902 azioni relative all’aumento di capitale dell’istituto toscano a un prezzo unitario di 0,446 euro. Il manager ha speso circa 280mila euro.