I sindacati vorrebbero il rispetto dell'accordo siglato neppure un anno fa che prevedeva condizioni più favorevoli di quelle attualmente proposte
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Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera che l’Unità Sindacale (Falcri – Silcea) ha inviato il 13 marzo scorso ai vertici di Banca Mps, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero e al Prefetto di Siena, Gerarda Maria Pantalone.
Inviamo la presente nella nostra qualità di Segreteria Centrale dell’Unità Sindacale (Falcri – Silcea), per evidenziare come dai comunicati stampa della Banca Monte dei Paschi di Siena e dalle stesse parole del Direttore Generale, si evince la volontà di superare e rendere inefficace l’accordo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali in data 29.03.2011 ed avente ad oggetto la procedura di mobilità di 1500 dipendenti, ai sensi dell’art. 4 e 23 legge n. 223/91.
Tale accordo prevede condizioni più favorevoli per i dipendenti di quelle proposte dell’attuale governance.
A questo proposito si deve ricordare che, seppure il Direttore Generale è cambiato, il precedente, Antonio Vigni, è divenuto consulente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena che è socia di maggioranza della Banca e che, comunque il Consiglio di Amministrazione della s.p.a. è esattamente lo stesso, con l’eccezione di Francesco Gaetano Caltagirone, di quando è stato siglato il contratto.
Si deve anche chiarire che la normativa del cosiddetto decreto “salva Italia” convertito con modifica nella legge n. 214 del 22.12.2011, recita testualmente “ Le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente decreto continuano ad applicarsi ai soggetti che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2011, ai soggetti di cui all’articolo 1, comma 9 della legge 23 agosto 2004, n. 243, e successive modificazioni e integrazioni, nonché nei limiti delle risorse stabilite ai sensi del comma 15 e sulla base della procedura ivi disciplinata, ancorché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011: a) ai lavoratori collocati in mobilità ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n.223, e successive modificazioni, sulla base di accordi sindacali stipulati anteriormente al 4 dicembre 2011 e che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di funzione dell’indennità di mobilità di cui all’articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223.” (art. 24 comma 14).
In ragione di quanto sopra si chiede il rispetto e l’applicazione dell’accordo di cui sopra sottoscritto nell’interesse dei lavoratori della Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. e per la tutela del lavoro e degli incoercibili diritti previdenziali e pensionistici.
Se qualcuno ritiene di poter rendere lettera morta ciò che è stato firmato e ratificato meno di un anno fa troverà la ferma opposizione della nostra organizzazione sindacale.
Inviamo la presente all’attuale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Prefetto di Siena perché si attivino per quanto di loro competenza per la tutela della posizione dei lavoratori della Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. , facendo presente che in ogni caso provvediamo a rivolgerci allo studio legale dell’Avv. Luigi De Mossi per la tutela immediata in tutte le sedi competenti dei diritti sindacali e di quelli soggettivi dei singoli lavoratori aderenti al nostro sindacato e di tutti gli altri dipendenti che vorranno esercitare i propri diritti.
Distinti saluti.
Il Segretario Centrale
Unità Sindacale (Falcri – Silcea)