L'esponente di Fli replica all'intervento di Marignani e Nannini
SIENA. Il geom. Marignani ed Alessandro Nannini, il primo leader e l’altro candidato a sindaco della coalizione pidiellina, rispondono ad un mio articolo con argomentazioni confuse e, senza nulla smentire, accusano il sottoscritto di mendacio e di incoerenza.
La menzogna riguarderebbe il recente incontro fiorentino tra Verdini, Ceccuzzi e Marignani.
Può darsi anche che si tratti di una menzogna, ma le leggende metropolitane narrano di un incontro avvenuto a Firenze, in una saletta di un hotel lussuoso, nei pressi della stazione ferroviaria di S. Maria Novella.
Quanto al fatto che il sottoscritto possa essere il megafono di qualcuno (il nome, per favore!), i cittadini che mi conoscono sanno che non mi piace obbedire, che me ne sono andato dal PDL perché il servilismo non fa parte ne della mia storia politica ne di quella personale e che le poltrone rappresentano per me solo una trincea, un posto di combattimento dove si tutela il bene comune.
Non è certo il sottoscritto ad essersi candidato nel 2001 nelle Liste di Alfredo Monaci ed impegnato nel 2006 nelle Liste Civiche di Pierluigi Piccini, cambiando nel frattempo cinque o sei partiti.
Purtroppo il PDL, nel quale avevo momentaneamente creduto, è diventato quel partito liquido teorizzato un tempo da Veltroni, con candidati liquidi che assumono la forma del contenitore.
Quanto ai programmi fuggevolmente rammentati dal duo Nannini e Marignani, vantandone concretezza ed originalità, ci pare che il programma del PDL sia malamente copiato da proposte occasionali del PD, a cominciare dai parcheggi gratis all’ospedale, a Siena capitale della cultura europea nel 2019 ed infine all’aeroporto di Ampugnano, cui, per evidenti motivi, ha rinunciato lo stesso PD.
Sono proposte effimere, che non incidono sui problemi strutturali della città e che presuppongono approfondimenti ed un salto di qualità che nel programma e tanto meno nelle parole del PDL non si ravvisano.
Quanto agli interventi di Matteoli e di Denis Verdini, che tra il primo ed il secondo della cena conviviale del 3 maggio, hanno commentato i contenuti del mio documento, attribuendolo alla solita sinistra capace solo di fare polemiche, sappiano gli stessi che la contestazione ad un certo modo di fare politica viene da destra.
Da quella destra che non ha rinunciato ai propri valori e che sa ancora distinguere tra valori etici, valori di legalità e valori immobiliari.
Quella destra che continua a combattere, così come ha sempre fatto anche quando era particolarmente difficile, per garantire un futuro migliore alla propria comunità e non prebende ai propri lacchè.
Agostino Milani
Candidato al Consiglio comunale
Nuovo Polo per Siena
