La Guardia di Finanza impegnata a studiare i documenti

di Red
SIENA. Proprio mentre gli agenti della Polizia Valutazia della Guardia di Finanza, guidati dal generale Bottillo, perquisivano la sede di Nomura International a Milano per la vicenda dei derivati Alexandria/Mps, il colonnello Gian Paolo Mazza illustrava a Siena l’attività del Comando Provinciale.
Tra le altre cose, il colonnello Mazza ha sottolineato due punti importanti relativi alle inchieste in corso. “Tra le attività che ci tengono più impegnati c’è anche qualcosa legato al Monte dei Paschi, la vendita di un palazzo a Roma – ha affermato – e se ne occupa il Nucleo, mentre la compagnia è impegnata, soprattutto, sul fronte della Mens Sana Basket”.
Il primo punto ci riguarda, perché é proprio da un nostro articolo che ha preso le mosse l’indagine sulla vendita del palazzo di via de’ Normanni e Roma. Come qualcuno ricorderà, il Monte dei Paschi (presidente era ancora Giuseppe Mussari, avvocato e presidente dell’Abi), querelò la testata accusandola di diffamazione e mezzo stampa. Il magistrato decise quindi di andare a fondo della questione, chiedendo alla banca l’atto di vendita del palazzo, ed effettuando una verifica fiscale sulla vendita dello storico palazzo vicino al Colosseo, ceduto nel 2011 per circa 130 milioni di euro a un fondo immobiliare gestito da Mittel Re. Il resto lo sapremo presto.
Il secondo punto “caldo” riguarda l’inchiesta sulla Mens Sana, indagata da fine dicembre per il presunto pagamento in nero di emolumenti ai giocatori su conti esteri e per questo a suo tempo perquisita. Il colonnello Mazza ha spiegato: “Non abbiamo ancora concluso l’esame del materiale sequestrato, stiamo percorrendo la strada delle ipotesi iniziali”. Dall’esame dei bilanci risulta che la voce relativa alle spese per il personale è di molto inferiore ad altri costi, nonostante la squadra si avvalesse di campioni rinomati (e – si presume – ben pagati). L’inchiesta potrebbe durare ancora qualche mese, anche per le sospette elusioni fiscali derivanti dalla cessione per quasi nove milioni di euro del marchio Mens Sana Basket alla società riminese Brand Management s.r.l. di Stefano Sammarini, per sanare un deficit al 30 giugno 2012 di 5 milioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA. Proprio mentre gli agenti della Polizia Valutazia della Guardia di Finanza, guidati dal generale Bottillo, perquisivano la sede di Nomura International a Milano per la vicenda dei derivati Alexandria/Mps, il colonnello Gian Paolo Mazza illustrava a Siena l’attività del Comando Provinciale.
Tra le altre cose, il colonnello Mazza ha sottolineato due punti importanti relativi alle inchieste in corso. “Tra le attività che ci tengono più impegnati c’è anche qualcosa legato al Monte dei Paschi, la vendita di un palazzo a Roma – ha affermato – e se ne occupa il Nucleo, mentre la compagnia è impegnata, soprattutto, sul fronte della Mens Sana Basket”.
Il primo punto ci riguarda, perché é proprio da un nostro articolo che ha preso le mosse l’indagine sulla vendita del palazzo di via de’ Normanni e Roma. Come qualcuno ricorderà, il Monte dei Paschi (presidente era ancora Giuseppe Mussari, avvocato e presidente dell’Abi), querelò la testata accusandola di diffamazione e mezzo stampa. Il magistrato decise quindi di andare a fondo della questione, chiedendo alla banca l’atto di vendita del palazzo, ed effettuando una verifica fiscale sulla vendita dello storico palazzo vicino al Colosseo, ceduto nel 2011 per circa 130 milioni di euro a un fondo immobiliare gestito da Mittel Re. Il resto lo sapremo presto.
Il secondo punto “caldo” riguarda l’inchiesta sulla Mens Sana, indagata da fine dicembre per il presunto pagamento in nero di emolumenti ai giocatori su conti esteri e per questo a suo tempo perquisita. Il colonnello Mazza ha spiegato: “Non abbiamo ancora concluso l’esame del materiale sequestrato, stiamo percorrendo la strada delle ipotesi iniziali”. Dall’esame dei bilanci risulta che la voce relativa alle spese per il personale è di molto inferiore ad altri costi, nonostante la squadra si avvalesse di campioni rinomati (e – si presume – ben pagati). L’inchiesta potrebbe durare ancora qualche mese, anche per le sospette elusioni fiscali derivanti dalla cessione per quasi nove milioni di euro del marchio Mens Sana Basket alla società riminese Brand Management s.r.l. di Stefano Sammarini, per sanare un deficit al 30 giugno 2012 di 5 milioni.
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