"È giusto batter cassa per avere più risorse, ma chi gestisce la sanità regionale deve anche spiegare come le utilizza"

SIENA. Mentre l’assessore Bezzini e qualche sindacato amico si infastidiscono per il sondaggio che meritoriamente il Comune ha lanciato sulla sanità senese e Giani riempie i social di immagini esilaranti tra gi(a)n tonic, bagni in piscina e utilizzo della robotica chirurgica per tagliare nastri, noi preferiamo mettere un po’ di ordine e dare una rappresentazione più realistica su come vanno alcune cose in sanità.
Saremo sempre dalla parte dei professionisti, dei cittadini e di chi chiede nuove risorse per la salute dei cittadini, ma bisogna anche dire che se è calato il rapporto spesa sanitaria/PIL ció è avvenuto perchè proprio il PIL è aumentato, cioè perché lo Stato ha aumentato i ricavi.
È giusto batter cassa per avere più risorse, ma chi gestisce la sanità regionale deve anche spiegare come le utilizza. La Regione spende soldi per assumere 82 centralinisti per la guardia medica regionale e poi si accorge che ha quasi più centralinisti che medici sul territorio. Sempre la nostra Regione riesce ad avere a Siena 11 primari senza reparto, a Careggi un primario ogni 5 pazienti ed al Mayer 1 primario ogni 2.85 piccoli pazienti.
Si aprono postazioni di ambulanze infermieristiche, anche non pare necessario: forse servirà per accontentare qualche sindaco amico? Si mettono a disposizione ambulanze per trasportare pazienti con distorsioni di caviglie e poi non ci sono mezzi per le dimissioni, per cui pazienti novantenni rimangono su scomode barelle per nottate intere. Si va avanti così da anni.
Non dimentichiamo l’annosa questione delle liste di attesa, che in Toscana sono descritte migliori rispetto ad altri posti, semplicemente perché quando si va a prenotare una prestazione a 10 giorni, molto spesso non ci sono posti ed i pazienti vengono mandati via senza nulla; oppure accade che le liste vengono chiuse quando hanno raggiunto i numeri per il mese, per cui bisogna aspettare il mese successivo per prenotare. In questo modo si elimina il problema delle liste di attesa.
Altra nota dolente è quella dei Pronto soccorso in cui i pazienti stazionano in attesa di ricovero per una endemica carenza di posti letto. Nei PS periferici, spesso il radiologo è assente e questa figura non può essere supplita, come qualcuno vorrebbe far credere, dalla teleradiologia perché non é così che si possono effettuare ecografie, tac con mezzo di contrasto e altre indagini necessarie in situazioni di emergenza. In tante periferie mancano specialistiche fondamentali come chirurgia o ortopedia così come in tanti territori c’è carenza dei medici di base con conseguente aggravio delle strutture di pronto soccorso.
Potremmo continuare ancora a lungo, ma quello che ci interessa è far capire a chi gestisce la sanità regionale che c’è un significativo scostamento tra ciò che i cittadini vedono e provano e ciò che viene raccontato per cui non si può continuare a mettere la polvere sotto il tappeto senza pensare ad una organizzazione che ottimizzi la spesa pensando ai servizi più che a certe carriere o rendite di posizione.
Movimento Civico Senese