Il presidente toscano di Autonomie locali italiane: “Parlamento e Governo agiscano di conseguenza, i territori non possono essere considerati problemi”

A dirlo è Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana e sindaco di San Gimignano, dopo la lettera aperta al Governo e al Parlamento sottoscritta dai vescovi delle aree interne e l’appello del presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi.
“Il documento dei vescovi evidenzia con chiarezza il rischio di spopolamento e isolamento – dice Marrucci – ma indica anche percorsi concreti per rigenerare le comunità locali. È un richiamo a valorizzare le nostre aree interne come risorsa, non come problemi. Le aree interne non possono essere lasciate sole, ma devono ricevere supporto concreto per restare vive e attrattive”.
“Come Ali Toscana – continua Marrucci – sottolineiamo da tempo la necessità di fare investimenti concreti in innovazione agricola, turismo sostenibile, servizi sanitari di comunità, connessioni digitali efficienti, co-housing e smart working. Si tratta di strumenti concreti per rendere queste aree luoghi attrattivi per giovani, famiglie e imprese”.
“Proteggere gli anziani, garantire servizi capillari e favorire l’inclusione degli stranieri non sono solo azioni di civiltà – spiega il presidente di Ali Toscana – ma leve strategiche per mantenere vive le comunità e creare nuove opportunità economiche e culturali”.
“In Consiglio regionale – ricorda Marrucci – è stata istituita e ha lavorato molto bene una Commissione istituzionale sulle aree interne, un luogo stabile di confronto e di proposta che ha saputo accendere i riflettori sulle fragilità dei territori montani e periferici della Toscana, elaborando strategie per contrastare lo spopolamento e rafforzare l’accessibilità, dai trasporti ai servizi digitali. È un modello che dimostra come le istituzioni possano farsi carico in maniera concreta delle istanze delle comunità locali. La stessa legge regionale sulla Toscana diffusa va nella direzione giusta”.
“Come Ali Toscana siamo pronti a collaborare con istituzioni, soggetti pubblici e privati per tradurre in azioni concrete il sostegno alle aree interne. È tempo di costruire un progetto condiviso – conclude Marrucci – che renda le aree interne territori resilienti e attrattivi, capaci di generare nuove prospettive di crescita”.