SIENA. Dai Meetup 5 stelle di Siena e Arezzo riceviamo e pubblichiamo.
“Grande delusione e amarezza per le affermazioni di Migliorino sulle prossime elezioni suppletive nel collegio Toscana 12, comprendente sia territori di Siena che di Arezzo.
Come simpatizzanti e attivisti siamo rimasti in silenzio, sperando vivamente che il M5S avesse il coraggio di proporre un suo candidato capace quantomeno di ravvivare le speranze e gli entusiasmi, ormai ridotti al lumicino. O almeno avere la volontà di confrontarsi con gli attivisti prima delle decisioni.
Il secco appoggio alla candidatura di Letta, invece, arriva come una doccia fredda sui pochi sostenitori del Movimento 5 Stelle rimasti nel territorio, che negli anni avevano combattuto contro la decennale egemonia politica del PD.
L’entusiasmo e le speranze in seguito al grande risultato elettorale del 2018 sono ormai azzerate, con i gruppi locali azzerati o composti da pochissimi lacché al servizio del “capobastone”, ormai anch’esso prono alle direttive nazionali che, dopo la giravolta leghista, hanno puntato la sopravvivenza del movimento sull’alleanza con il PD.
Per non parlare delle vicende nazionali che hanno coinvolto il garante Grillo e l’ex-premier Conte, che hanno letteralmente falcidiato le fila dei pochi coraggiosi che resistevano alla scomodità di alleanze politiche indigeste e insostenibili.
La base del movimento 5 stelle in Toscana ormai non esiste più: dopo anni i orgoglioso attivismo sul territorio ormai gran parte dei restanti prova un senso di timore e vergogna nei confronti di un elettorato smarrito e deluso dalle decisioni nazionali. Una trasformazione in partito che molti temono irreversibile, confermata dalle affermazioni incredibili dell’onorevole eletto in terra di Siena.
Con quel briciolo di speranza e orgoglio che ci rimane abbiamo deciso che non daremo alcun supporto alla campagna elettorale di Letta e del PD, preferendo la dignità di morire in piedi che sopravvivere seduti sulla comoda poltrona del Parlamento, lontano dal territorio e dall’autoreferenzialità degli eletti”.