"Questo progetto non ha nessuna possibilità di rilanciare la Banca"
“Ieri sera il CdA della Banca ha approvato il nuovo Piano Industriale 2012-2015. Il comunicato stampa, pubblicato questa mattina, mette in rilievo fra le altre cose le conseguenze che secondo la Banca Monte dei Paschi dovrebbero ricadere sui lavoratori:
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4600 esuberi;
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Esternalizzazione del Back Office, sia nella componente Consorzio sia nella componente Rete, con il coinvolgimento di 2300 persone;
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Chiusura di 400 filiali non in linea con gli obiettivi di redditività;
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Drastico abbattimento salariale nel periodo del Piano;
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Cessione di Consum.it, Leasing e Biverbanca e incorporazione di BAV e delle altre controllate;
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Sostanziale disdetta del Contratto Integrativo (assetti salariali, incentivi, assunzioni);
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Stravolgimento dell’Organizzazione del Lavoro, del modo di fare banca e individualizzazione del rapporto di lavoro.
Si tratta di un piano basato esclusivamente su tagli occupazionali e del salario. Questo progetto non ha nessuna possibilità di rilanciare la Banca, ma anzi decreta il ridimensionamento della strategia del Gruppo. Dopo sei mesi di chiacchiere e di immobilismo assoluto sulle politiche commerciali e sull’attività creditizia, l’Azienda svela il suo unico obiettivo: la messa in discussione dei posti di lavoro e il drastico peggioramento delle condizioni del personale. Come nelle più deleterie realtà produttive si sceglie di scaricare sui lavoratori l’assoluta incapacità del top management e la totale mancanza di idee a livello di progetto industriale.
Oggi pomeriggio durante la presentazione del Piano d’Impresa confermeremo la nostra assoluta contrarietà al progetto e la determinazione dei lavoratori ad opporsi con ogni mezzo a tale piano”.






