Il presidente Limatola: "Il Governo non usi il caso demografico come scusa"
FIRENZE. “Bene ha fatto la Regione a sospendere gli accorpamenti delle scuole, aprendo di fatto l’opportunità per ripensare tutto il piano, che penalizza gravemente la Toscana e non tiene conto delle reali condizioni dei territori”.
A dirlo è Francesco Limatola, presidente di Upi Toscana, intervenendo dopo la decisione della Regione di sospendere gli accorpamenti scolastici in attesa dell’esito del ricorso al presidente della Repubblica contro il piano del Governo.
“Il piano di dimensionamenti richiesto dal Governo nazionale indebolirebbe un presidio fondamentale come la scuola in molte aree che hanno già perso troppi servizi. Il calo demografico non può diventare il pretesto per una scelta così penalizzante: al contrario – spiega Limatola – sarebbe il momento di investire sulla scuola, liberando risorse per eliminare le classi pollaio e garantire servizi aggiuntivi come il tempo pieno nella Toscana diffusa, perché solo così si contrastano davvero lo spopolamento e l’abbandono dei territori”.
“Per questo chiediamo al ministro Valditara di ascoltare le preoccupazioni di Comuni e comunità scolastiche – continua il presidente di Upi Toscana – rivedendo norme che rischiano di compromettere la tenuta della scuola pubblica nelle aree interne della nostra regione”.
“Per lo stesso motivo – conclude Limatola – rivolgo un appello ai parlamentari toscani, in particolare della maggioranza: fate sentire la vostra voce in difesa delle scuole e degli studenti toscani. Qui non c’è differenza politica o partitica che tenga: il silenzio di fronte all’impoverimento del mondo scolastico non è un’opzione, soprattutto per chi rappresenta territori che da anni combattono per non perdere servizi essenziali”.






