Corradi e i suoi capolista: "La questione occupazionale da problema sta diventando emergenza"
SIENA. La questione dei 78 esuberi alla Whirlpool porta di nuovo in scena un drammatico tabù che il partito di Ceccuzzi – ossia lo stesso che esprime anche l’assessore Scarpelli in provincia – non vuole assolutamente affrontare nella maniera che la situazione richiederebbe.
E’ difficile continuare ad ascoltare le solite storielline che a Siena va tutto bene, che non ci sono problemi di nessun tipo, come vivessimo nel Paese delle meraviglie di Alice. E a chi ci taccia di essere disfattisti è bene rispondere che non è disfattismo, è realismo. Che è cosa ben diversa. Basta guardarsi intorno per capire che la questione occupazionale, anche a Siena, da problema sta velocemente diventando emergenza. Con una tendenza a fare sempre più spesso contratti a tempo determinato (che danno un sollievo economico momentaneo, ma che ti mandano a dormire sempre con l’assillante domanda che ti ronza nella testa “e se poi non me lo rinnovano?”) ed aziende che nel senese stanno andando a gambe all’aria una dopo l’altra, è difficile poter tenere ancora a lungo la testa sotto la sabbia e far finta di niente. E dati i risultati sembra proprio che il partito di Ceccuzzi in tutti questi anni non si sia posto l’obiettivo di monitorare cosa stava succedendo in modo da intervenire prima che fosse troppo tardi.
La proposta. Urge un piano di risanamento occupazionale per la realtà senese serio ed immediato, in cui tutte le parti sociali e le categorie produttive mettano in piedi un vero tavolo di concertazione che esamini in fretta la situazione e trovi subito i correttivi necessari. Senza egoismi né prime donne né, tantomeno, veti incrociati, ma solo obiettività e competenze adeguate finalizzate ad uscire da questo momento e risalire il più velocemente la china a beneficio di tutta la nostra comunità.
Certo, è difficile pensare che chi ha amministrato in tutti questi anni e non ha fatto nulla di tutto ciò si svegli una bella mattina e realizzi quello che per un decennio non ha fatto. Infatti, l’unica cosa che Ceccuzzi è riuscito a dire su una cosa così importante e delicata come la certezza di un lavoro a Siena è stato solo un banale slogan berlusconiano nel cui spot dice “vi darò mille posti di lavoro”: ovviamente non ha saputo spiegare né dove né come.
Ma bisogna ricordare a Ceccuzzi, che con gli slogan né si arriva a fine mese né si pagano gli studi ai figli e le bollette, oltre a tutto il resto. Ceccuzzi ha imparato solo a dispensare promesse che, tanto, a dirle non costa niente. Ma su come si passi dalla teoria alla pratica e, soprattutto, su come si faccia a mantenerle ha ancora parecchio da studiare.
Il candidato sindaco Gabriele Corradi
Il capolista Liste civiche senesi Pierluigi Piccini
Il capolista Per Corradi sindaco Claudio Martelli
I capolista Nuovo Polo per Siena Simone De Santi, Agostino Milani, Fausto Tanzarella
E’ difficile continuare ad ascoltare le solite storielline che a Siena va tutto bene, che non ci sono problemi di nessun tipo, come vivessimo nel Paese delle meraviglie di Alice. E a chi ci taccia di essere disfattisti è bene rispondere che non è disfattismo, è realismo. Che è cosa ben diversa. Basta guardarsi intorno per capire che la questione occupazionale, anche a Siena, da problema sta velocemente diventando emergenza. Con una tendenza a fare sempre più spesso contratti a tempo determinato (che danno un sollievo economico momentaneo, ma che ti mandano a dormire sempre con l’assillante domanda che ti ronza nella testa “e se poi non me lo rinnovano?”) ed aziende che nel senese stanno andando a gambe all’aria una dopo l’altra, è difficile poter tenere ancora a lungo la testa sotto la sabbia e far finta di niente. E dati i risultati sembra proprio che il partito di Ceccuzzi in tutti questi anni non si sia posto l’obiettivo di monitorare cosa stava succedendo in modo da intervenire prima che fosse troppo tardi.
La proposta. Urge un piano di risanamento occupazionale per la realtà senese serio ed immediato, in cui tutte le parti sociali e le categorie produttive mettano in piedi un vero tavolo di concertazione che esamini in fretta la situazione e trovi subito i correttivi necessari. Senza egoismi né prime donne né, tantomeno, veti incrociati, ma solo obiettività e competenze adeguate finalizzate ad uscire da questo momento e risalire il più velocemente la china a beneficio di tutta la nostra comunità.
Certo, è difficile pensare che chi ha amministrato in tutti questi anni e non ha fatto nulla di tutto ciò si svegli una bella mattina e realizzi quello che per un decennio non ha fatto. Infatti, l’unica cosa che Ceccuzzi è riuscito a dire su una cosa così importante e delicata come la certezza di un lavoro a Siena è stato solo un banale slogan berlusconiano nel cui spot dice “vi darò mille posti di lavoro”: ovviamente non ha saputo spiegare né dove né come.
Ma bisogna ricordare a Ceccuzzi, che con gli slogan né si arriva a fine mese né si pagano gli studi ai figli e le bollette, oltre a tutto il resto. Ceccuzzi ha imparato solo a dispensare promesse che, tanto, a dirle non costa niente. Ma su come si passi dalla teoria alla pratica e, soprattutto, su come si faccia a mantenerle ha ancora parecchio da studiare.
Il candidato sindaco Gabriele Corradi
Il capolista Liste civiche senesi Pierluigi Piccini
Il capolista Per Corradi sindaco Claudio Martelli
I capolista Nuovo Polo per Siena Simone De Santi, Agostino Milani, Fausto Tanzarella
(Foto Corrado De Serio)