Gioia (LCS) ribatte ad Elia (PD)
SIENA. Anche le donne dicono la loro in questa campagna elettorale. A volte sono protagoniste di accese polemiche su temi “al femminile”.
“Questi ultimi cinque anni sono stati sapientemente utilizzati per cercare quantomeno di individuare obiettivi concreti ed azioni positive a sostegno del mondo femminile – dice Federica Gioia, candidata al Consiglio Comunale nelle Liste civiche senesi – La Commissione delle Elette, facente parte del gruppo delle Commissioni consiliari di lavoro permanenti, come previsto dal Regolamento e dallo Statuto del Comune di Siena, si è interessata a tematiche generali che spaziavano dalla famiglia, al mondo dell’occupazione giovanile, al fenomeno della violenza sulle donne. Ho avuto l’onere e l’onore di presiedere tale Commissione, poiché la maggioranza delle donne è stata eletta nella “Lista Piccini” che, nel 2006, ha proposto candidati nelle cinque circoscrizioni della città”.
“Francamente resto basita nel leggere articoli come quello della candidata del PD Elia – commenta Gioia – devo pensare che di temi al femminile ne abbia sentito parlare solo negli ultimi periodi (pre-elettorali ovviamente), perché se conoscesse solo in parte la storia “comunale” del suo stesso partito, probabilmente si sarebbe accorta che tanti piccoli tasselli sono già stati sistemati. Vorrei sottolineare che sia le mozioni presentate che i progetti realizzati sono sempre stati dapprima votati congiuntamente dalle elette, e successivamente approvati all’unanimità dall’intero consiglio comunale”.
“Mozione sulle aree verdi, mozione sulle parità di genere, celebrazione nel giorno dell’8 marzo ovvero la festa della donna, progetto “spot” contro la violenza sulle donne (stesso spot presentato anche in occasione degli Stati Generali sulle Pari Opportunità senza che né la figura del Presidente della Commissione Elette né altri membri di diritto fossero state invitate), imprinting su temi quali attuazione del piano dei tempi e degli orari, osservatorio della pubblicità offensiva, il mondo dei giovani e le loro problematiche quali alcool, droghe e disturbi dell’alimentazione. E sicuramente in questo elenco qualcosa ho dimenticato – dice ancora la candidata di Lcs – Certo, spesso si è trattato di lunghe discussioni che hanno trovato pareri così discordanti da non riuscire a produrre né documenti né progetti; ma per una Commissione che non ha mai avuto vita a Siena se non per qualche paio di sedute, credo che cinque anni di lavoro siano già di per sé un ottimo risultato”.
“Entrando nel merito delle proposte avanzate dalla mia collega Pd – prosegue Gioia – c’è poca originalità nell’individuazione delle tematiche così come negli obiettivi da raggiungere; si parla di “casa delle donne”, per poter condividere esperienze ed elaborare progetti a favore delle donne (a disposizione un’intera commissione dove tutte potevano presentare argomenti da sottoporre alla stessa: perché aspettare cinque anni?), di percorsi sperimentali di redazione del bilancio di genere: a tal proposito, Siena non era tra le città che a Rapolano Terme, nel 2002, aveva sottoscritto ed avviato un percorso di sperimentazione della redazione del bilancio di genere? Non ho ricordanza di sedute del consiglio comunale dedicate alla lettura ed interpretazione del bilancio di genere. Dunque c’è puzzo di “aria fritta” e credo che questa città meriti ben altro”.
“Se questa città fosse stata amministrata in modo corretto, non solo non ci sarebbe stato bisogno di focalizzare l’attenzione su tematiche come quelle che ho menzionato, lanciando una, due, o tre sfide (ammesso che ci sia un numero definito di sfide) per creare slogan da campagna elettorale ma non si sentirebbe nemmeno la necessità di dover per forza raccontare qualcosa di nuovo senza rendersi conto che i cittadini si interessano alla vita politica della propria città e dunque sanno: eppure ho la sensazione che gli si voglia offrire la solita “ribollita”: ma di cosa stiamo parlando? Credo che i livelli di confronto con i senesi dovrebbero essere ben più alti, senza ripescaggi di tematiche vecchie e seminuove; quello che per me è importante non è lanciare sfide – dice infine Federica – E’ seminare bene, lavorare seriamente e coerentemente, senza sentire la necessità di dover stupire, di tirare fuori dal cappello della campagna elettorale qualche magico coniglio bianco. Io mi impegnerò in modo assoluto perché vengano portate avanti tutte quelle tematiche presenti nel documento programmatico della commissione delle elette, e mi auguro che la stessa abbia ancora modo di lavorare per i cittadini e per il bene comune; quest’ultimo è il vero, unico obiettivo che la nuova classe dirigente dovrebbe prefissarsi. Ribadisco con forza l’impegno che le elette della lista Piccini hanno mostrato nei confronti del lavoro svolto e anzi le ringrazio vivamente per aver creduto nella commissione Elette, a cui tanti avevano dato solo pochi mesi di vita, proprio come le liste civiche senesi all’interno della compagine comunale. L’augurio che faccio a tutti è che questa volta le donne e gli uomini abbiamo voglia di portare aria fresca, cambiamento vero per una nuova Siena”.