
SIENA. "La nostra Provincia sta attraversando una crisi gravissima, con circa 7.000 posti di lavoro persi nei primi mesi del 2009 (1.500 solo a marzo, dati CGIL) e con un +131% nelle iscrizioni alle liste di mobilità (dato IRPET), cifre, queste destinate, purtroppo a salire ulteriormente nel breve periodo. In questo contesto, il Partito Democratico di Elisa Meloni e soprattutto di Franco Ceccuzzi interviene con dei palliativi minimi, di tipo assistenziale, da circa 300 Euro a disoccupato: un'elemosina, il solito spot, come abbiamo avuto modo di dire alla maggioranza in Consiglio provinciale".
Questo l'intervento della segreteria provinciale della Lega Nord Toscana che lamenta la mancanza di un "vero e proprio progetto generale" per superare la crisi che ha colpito anche la provincia di Siena.
A conferma delle loro affermazioni, i dirigenti della Lega Nord chiedono a quelli del Pd "quali nuovi soggetti economici di una certa rilevanza si siano insediati sul nostro territorio negli ultimi tre anni e quali siano gli organi di governo strategico dello stesso". Altro esempio, la Siena Biotech: "Dal 2004, oltre allo stanziamento iniziale di circa 80 milioni di Euro, costa alla Fondazione MPS ben dodici milioni l'anno e non si sa quale sia, dopo sette anni, il ritorno economico: sicuramente inesistente".
"Perché, poi, la Meloni ed il PD non ci raccontano qualcosa dei fantomatici "distretti industriali" – proseguono quelli del Carroccio di Siena – del cristallo e del camper, di fatto trascurati da un'infinità di tempo ed oggi vittime di una drammatica congiuntura economica? Del tutto ridicolo voler addossare colpe a questo Governo di una situazione che si trascina da anni, e alla quale gli "Onorevoli senesi", Ceccuzzi e Cenni, quando erano in maggioranza, hanno dimostrato di non sapere fare fronte. Vogliamo inoltre ricordare che le amministrazioni locali, loro sì senza alcun rispetto dei lavoratori, sembrano negare l'aiuto offerto dal Governo tramite il nostro interessamento".
La Lega pone all'attenzione della dirigenza del Pd anche il settore artigianale, chiedendo di verificare se, tramite l'intervento della Fises, effettivamente si sia giunti a "ripianare i debiti contratti da questo settore con le banche, oppure no".
La Lega Nord pone l'attenzione anche sulle infrastrutture – rete stradale e ferroviaria – definita dal gruppo di Bossi "da terzo mondo". A fronte di ciò, si intende "sprecare risorse con progetti inutili e faraonici e con una totale ambiguità (come nel caso dell'Ampliamento di Ampugnano e dello stadio a Isola d'Arbia)".
"Per non parlare, poi, del settore turismo e commercio – incalza il Carroccio – la Meloni farebbe bene ad andarsi a rileggere cosa diceva il Piano di Sviluppo Territoriale approvato dalla Provincia: aria fritta, altro che politiche di marketing territoriale, ed in questi ultimi anni il saldo fra aperture e chiusure di esercizi è drammatico".
"La Lega avrebbe dovuto avvalorare tutto ciò per un'elemosina di 300 euro?" domanda ironicamente la Lega.
Contro gli stipendi da "Paperoni" si scatena il Carroccio: dalla banca lla Fondazione fino alle controllate e agli enti pubblico-privati. Fino al Comune. "Non si vergogna la Meloni, di fronte alla copertura data a questi signori anche nel Consiglio Comunale di Siena, dove la sua maggioranza ha bocciato una mozione delle Liste Civiche che chiedeva una riduzione dei compensi e, soprattutto, la loro pubblicizzazione, per garantire ai cittadini la necessaria informazione e trasparenza?" dice la Lega Nord.
"E mentre questi proseguono con sprechi e atteggiamenti da VIP, gli artigiani senesi, che la crisi la vivono sulla loro pelle, hanno addirittura annullato la cena annuale dei Soci per contribuire al sociale – conclude il Carroccio senese – una bella lezione di etica e moralità, che da sola basta a replicare a tutte le fantasie della giovane Segretaria, forse istruita dai vari Ceccuzzi, Mussari, Bezzini e Cenni, a frequentare salotti e convivi invece di stare con la gente e con i lavoratori".
A conferma delle loro affermazioni, i dirigenti della Lega Nord chiedono a quelli del Pd "quali nuovi soggetti economici di una certa rilevanza si siano insediati sul nostro territorio negli ultimi tre anni e quali siano gli organi di governo strategico dello stesso". Altro esempio, la Siena Biotech: "Dal 2004, oltre allo stanziamento iniziale di circa 80 milioni di Euro, costa alla Fondazione MPS ben dodici milioni l'anno e non si sa quale sia, dopo sette anni, il ritorno economico: sicuramente inesistente".
"Perché, poi, la Meloni ed il PD non ci raccontano qualcosa dei fantomatici "distretti industriali" – proseguono quelli del Carroccio di Siena – del cristallo e del camper, di fatto trascurati da un'infinità di tempo ed oggi vittime di una drammatica congiuntura economica? Del tutto ridicolo voler addossare colpe a questo Governo di una situazione che si trascina da anni, e alla quale gli "Onorevoli senesi", Ceccuzzi e Cenni, quando erano in maggioranza, hanno dimostrato di non sapere fare fronte. Vogliamo inoltre ricordare che le amministrazioni locali, loro sì senza alcun rispetto dei lavoratori, sembrano negare l'aiuto offerto dal Governo tramite il nostro interessamento".
La Lega pone all'attenzione della dirigenza del Pd anche il settore artigianale, chiedendo di verificare se, tramite l'intervento della Fises, effettivamente si sia giunti a "ripianare i debiti contratti da questo settore con le banche, oppure no".
La Lega Nord pone l'attenzione anche sulle infrastrutture – rete stradale e ferroviaria – definita dal gruppo di Bossi "da terzo mondo". A fronte di ciò, si intende "sprecare risorse con progetti inutili e faraonici e con una totale ambiguità (come nel caso dell'Ampliamento di Ampugnano e dello stadio a Isola d'Arbia)".
"Per non parlare, poi, del settore turismo e commercio – incalza il Carroccio – la Meloni farebbe bene ad andarsi a rileggere cosa diceva il Piano di Sviluppo Territoriale approvato dalla Provincia: aria fritta, altro che politiche di marketing territoriale, ed in questi ultimi anni il saldo fra aperture e chiusure di esercizi è drammatico".
"La Lega avrebbe dovuto avvalorare tutto ciò per un'elemosina di 300 euro?" domanda ironicamente la Lega.
Contro gli stipendi da "Paperoni" si scatena il Carroccio: dalla banca lla Fondazione fino alle controllate e agli enti pubblico-privati. Fino al Comune. "Non si vergogna la Meloni, di fronte alla copertura data a questi signori anche nel Consiglio Comunale di Siena, dove la sua maggioranza ha bocciato una mozione delle Liste Civiche che chiedeva una riduzione dei compensi e, soprattutto, la loro pubblicizzazione, per garantire ai cittadini la necessaria informazione e trasparenza?" dice la Lega Nord.
"E mentre questi proseguono con sprechi e atteggiamenti da VIP, gli artigiani senesi, che la crisi la vivono sulla loro pelle, hanno addirittura annullato la cena annuale dei Soci per contribuire al sociale – conclude il Carroccio senese – una bella lezione di etica e moralità, che da sola basta a replicare a tutte le fantasie della giovane Segretaria, forse istruita dai vari Ceccuzzi, Mussari, Bezzini e Cenni, a frequentare salotti e convivi invece di stare con la gente e con i lavoratori".