Ha risposto alle nostre domande rappresentante del centrodestra

a cura di Augusto Mattioli
SIENA. Per conoscere meglio i candidati alle elezioni suppletive di ottobre il nostro quotidiano ha deciso di stilare un elenco di domande (uguali per tutti i candidati) ed inviarle agli interessati, chiedendo loro di rendere chiara la loro posizione. Oggi è il turno di Tommaso Marrocchesi Marzi.
Perché ha deciso di candidarsi alle suppletive?
Credo che siano sufficienti i danni provocati dalla sinistra in questo territorio a dare una spiegazione alla mia decisione di candidarmi. Credo sia arrivato il momento di proporre un cambio di passo e dare un’opportunità di ripresa alla nostra gente e al nostro territorio.
In sintesi, qual è il suo programma elettorale e come pensa di svilupparlo?
Parlo di quattro punti che in sintesi possono riassumersi in “mettiamo in sicurezza il territorio”: MPS, infrastrutture tra cui ferrovie e digitalizzazione, soluzione dei tanti piccoli simbolici “ponte Morandi” disseminati dal centro-sinistra nel nostro territorio. Tra questi includo il potenziamento degli ospedali di Nottola e La Fratta che oggi hanno interi reparti chiusi e medici presenti a giorni alterni. Su questo vergerà la mia azione parlamentare.
Qual è la sua “ricetta” per il Monte dei Paschi?
Per proporre bisogna capire e finora l’unico elemento che tutti hanno compreso è il disastro del PD e l’impatto sociale sul territorio del paventato “spezzatino”.
E per la infrastrutture?
Una stazione dell’alta velocità in Valdichiana, elettrificazione ferroviaria, completamento dei tanti cantieri stradali. La Siena-Grosseto ha già provocato abbastanza lutti e tragedie per non sentire come un dovere il suo compimento.
Quali sono i suoi punti di forza?
Uno tra tutti: vivo qui.
Quali sono le debolezze dei suoi avversari?
Il candidato segretario del PD è un ospite di questa terra, non ne conosce le problematiche. Gli altri candidati hanno tutto il mio rispetto ma la corsa è tra me e Letta.
Realisticamente, qual è la percentuale di successo della sua candidatura?
Chieda a Letta il cui mentore Prodi è un esperto di sedute spiritiche.