
di Alessandra Siotto
SIENA. “Siena si conferma capitale del PD ed il PdL è sotto di 20 punti rispetto a noi”. Così Elisa Meloni, segretario provinciale del Partito Democratico senese, ha commentato il risultato elettorale aprendo la conferenza stampa di oggi pomeriggio (9 giugno) in cui ha illustrato i numeri delle votazioni.
“Nonostante l'arretramento di circa 7 punti percentuali rispetto alle politiche del 2008 – ha spiegato la Meloni – il PD si conferma il primo partito della Provincia di Siena, ma non si può negare che c'è stata una flessione. Non c'è stato uno spostamento di voti da destra a sinistra, ma ce n'è stato uno all'interno delle forze di coalizione del centro sinistra per cui alcuni elettori hanno preferito al PD altri soggetti alleati. Dobbiamo avviare una riflessione seria su questi risultati”.
Dopo un rapido cenno ai risultati delle Europee, il segretario ha commentato il voto per l'amministrazione della Provincia affermando che “il PdL arretra, il PD elegge 13 consiglieri provinciali e Simone Bezzini è uno dei presidenti della Provincia più votati degli ultimi anni”. “Il progetto del centro destra – ha aggiunto la Meloni – non ha convinto i senesi; spero che il PdL si metta a lavorare per creare un'opposizione costruttiva”.
Riguardo alle amministrative la dirigente del PD ha sottolineato il risultato di Chianciano affermando che “si tratta di una realtà dove c'è stata una vera lotta con la destra, una dura battaglia in un territorio che in si trova in grande difficoltà da un po' di tempo; per questo è un risultato importante”.
“C'è rammarico, invece, per Casole d'Elsa e Pienza – ha proseguito Meloni – e ringrazio i due candidati sindaci e i membri del PD. Di certo le due situazioni non sono accomunabili e anzi sono molto diverse tra loro. Possiamo dire che la destra non etra in provincia di Siena, ma prova ad entrarci con le liste civiche. Noi lavoreremo in questi Comuni per fare una buona opposizione, non avremo un atteggiamento pregiudiziale, ma non faremo sconti a nessuno. Lavoreremo per il bene dei cittadini e di questi territori anche dall'opposizione, denunciando ciò che non va e facendo la nostra parte quando condivideremo i provvedimenti”.
“Un altro dato che emerge – ha aggiunto il segretario – è il fatto che gli elettori premiano le grandi coalizioni di sinistra fatte dal PD e anche su questo dobbiamo riflettere”. “Dobbiamo avviare un'analisi sulle ragioni che ci hanno portato a un'erosione del nostro consenso. Sono tante le ragioni sia di carattere generale che locale che hanno portato a questi risultati e che devono farci aprire subito una discussione”. “Il nostro primo obiettivo – ha affermato Meloni – sarà quello di ripartire dalle persone, ripartire dai bisogni che ci sono sul territorio, cercare di dare delle risposte alla gente, cambiare le cose che non vanno, ma senza mai dare nulla per scontato e sentirci sicuri perchè in questo territorio siamo così forti”.
Rispondendo ad una domanda riguardo al ruolo delle Liste Civiche in queste elezioni, il segretario ha affermato che “su 30 Comuni ce ne sono state 17 e in qualche realtà addirittura 2: non condanno le Liste Civiche di per sé, ma c'è da riflettere su questo dato”. “In alcuni casi – ha proseguito la Meloni – può darsi che siano veramente dei percorsi alternativi, che nascono anche perchè noi non abbiamo saputo fare bene il nostro lavoro. In latri casi quello delle Liste Civiche è un vero e proprio disegno politico, non si può non pensarlo. Non è possibile che il PdL che prende il 35 % a livello nazionale, decida di non presentarsi nei Comuni. Forse si presenta con delle liste perchè se presentasse il suo simbolo nei nostri territori prenderebbe il 30 % come alle provinciali”.
SIENA. “Siena si conferma capitale del PD ed il PdL è sotto di 20 punti rispetto a noi”. Così Elisa Meloni, segretario provinciale del Partito Democratico senese, ha commentato il risultato elettorale aprendo la conferenza stampa di oggi pomeriggio (9 giugno) in cui ha illustrato i numeri delle votazioni.
“Nonostante l'arretramento di circa 7 punti percentuali rispetto alle politiche del 2008 – ha spiegato la Meloni – il PD si conferma il primo partito della Provincia di Siena, ma non si può negare che c'è stata una flessione. Non c'è stato uno spostamento di voti da destra a sinistra, ma ce n'è stato uno all'interno delle forze di coalizione del centro sinistra per cui alcuni elettori hanno preferito al PD altri soggetti alleati. Dobbiamo avviare una riflessione seria su questi risultati”.
Dopo un rapido cenno ai risultati delle Europee, il segretario ha commentato il voto per l'amministrazione della Provincia affermando che “il PdL arretra, il PD elegge 13 consiglieri provinciali e Simone Bezzini è uno dei presidenti della Provincia più votati degli ultimi anni”. “Il progetto del centro destra – ha aggiunto la Meloni – non ha convinto i senesi; spero che il PdL si metta a lavorare per creare un'opposizione costruttiva”.
Riguardo alle amministrative la dirigente del PD ha sottolineato il risultato di Chianciano affermando che “si tratta di una realtà dove c'è stata una vera lotta con la destra, una dura battaglia in un territorio che in si trova in grande difficoltà da un po' di tempo; per questo è un risultato importante”.
“C'è rammarico, invece, per Casole d'Elsa e Pienza – ha proseguito Meloni – e ringrazio i due candidati sindaci e i membri del PD. Di certo le due situazioni non sono accomunabili e anzi sono molto diverse tra loro. Possiamo dire che la destra non etra in provincia di Siena, ma prova ad entrarci con le liste civiche. Noi lavoreremo in questi Comuni per fare una buona opposizione, non avremo un atteggiamento pregiudiziale, ma non faremo sconti a nessuno. Lavoreremo per il bene dei cittadini e di questi territori anche dall'opposizione, denunciando ciò che non va e facendo la nostra parte quando condivideremo i provvedimenti”.
“Un altro dato che emerge – ha aggiunto il segretario – è il fatto che gli elettori premiano le grandi coalizioni di sinistra fatte dal PD e anche su questo dobbiamo riflettere”. “Dobbiamo avviare un'analisi sulle ragioni che ci hanno portato a un'erosione del nostro consenso. Sono tante le ragioni sia di carattere generale che locale che hanno portato a questi risultati e che devono farci aprire subito una discussione”. “Il nostro primo obiettivo – ha affermato Meloni – sarà quello di ripartire dalle persone, ripartire dai bisogni che ci sono sul territorio, cercare di dare delle risposte alla gente, cambiare le cose che non vanno, ma senza mai dare nulla per scontato e sentirci sicuri perchè in questo territorio siamo così forti”.
Rispondendo ad una domanda riguardo al ruolo delle Liste Civiche in queste elezioni, il segretario ha affermato che “su 30 Comuni ce ne sono state 17 e in qualche realtà addirittura 2: non condanno le Liste Civiche di per sé, ma c'è da riflettere su questo dato”. “In alcuni casi – ha proseguito la Meloni – può darsi che siano veramente dei percorsi alternativi, che nascono anche perchè noi non abbiamo saputo fare bene il nostro lavoro. In latri casi quello delle Liste Civiche è un vero e proprio disegno politico, non si può non pensarlo. Non è possibile che il PdL che prende il 35 % a livello nazionale, decida di non presentarsi nei Comuni. Forse si presenta con delle liste perchè se presentasse il suo simbolo nei nostri territori prenderebbe il 30 % come alle provinciali”.