A San Giovanni d'Asso riemerge la questione delle chiusure degli uffici postali
SAN GIOVANNI D’ASSO. Sono passate solo poche ore dall’annuncio dell’ingresso di PPTT in Alitalia e già la notizia innesca un moto di disapprovazione già palpabile fra la gente, in un territorio come questo dove la riduzione di orari di apertura prima e la chiusura definitiva di tanti uffici postali poi, ha penalizzato in primis la popolazione anziana. Ma ad essere toccati dalla portata di questo provvedimento sono anche gli amministratori che lottano tutti i giorni per mantenere radicati i propri cittadini al territorio di origine, con tutti i risvolti positivi che ciò comporta a livello sociale ed economico, giusto per fare due esempi.
“In questi ultimi anni PPTT ha chiuso centinaia di filiali cosiddette non remunerative, soprattutto nei piccoli paesi come i nostri” – commenta il sindaco Michele Boscagli – “La provincia di Siena non è stata ovviamente esente da questo. Ma io mi domando: cosa c’entra PPTT con Alitalia se non il fatto che una invia la posta è l’altra potenzialmente la trasporta? Invece di entrare in Alitalia, che è un pozzo senza fondo, perché non investono in quello che dovrebbero garantire per legge” – continua lo sfogo del sindaco – “parliamo del servizio universale di recapito postale visto che lo stato italiano paga quasi un miliardo di euro all’anno per questo, invece che provare inverosimilmente a tappare un buco che tanto non si tapperà mai?”. L’entrata di PPTT in Alitalia inoltre non è visto dagli amministratori dei piccoli comuni semplicemente con rammarico, ma come ulteriore segnale di preoccupazione per il futuro, quasi come l’ennesimo, cattivo presagio.
“Sono davvero curioso di vedere come andrà a finire – conclude il commento amaro del primo cittadino sangiovannese –. In particolare aspetto di vedere quando poste Italiane, in accordo con AGcom e di fatto il governo, essendone l’unico azionista finanziatore attraverso il ministero dell’ economia e delle finanze, andrà a riproporre un nuovo piano di chiusura degli sportelli postali. Cosà farà il Governo? Ora il governo ha operato questa forzatura di far entrare PPTT nel capitale sociale di Alitalia. Poi potrebbe avallare la chiusura degli sportelli postali nei piccoli centri penalizzando ancora una volta migliaia e migliaia di persone soprattutto anziane. Ma con quale logica si fanno le scelte?”
Insomma, alla disapprovazione si aggiunge qui una forte preoccupazione per il futuro. Allo stesso tempo si vuole far partire proprio da qui il campanello di allarme.