
SOVICILLE. Il consiglio d’amministrazione della BANCA CRAS Credito Cooperativo Chianciano Terme – Sovicille ha approvato il progetto di bilancio della gestione 2009 da sottoporre all’approvazione dell’assemblea dei soci convocata per il 14 maggio.
Si tratta di un bilancio importante che fotografa un anno intenso per Banca CRAS sia sia sul piano interno con le attività connesse alla fusione avvenuta l’8 giugno 2009 che sul fronte esterno che l’ha vista impegnata nella ricerca delle soluzioni più adeguate alla crisi economica generale. L’intervento di Banca Cras si è concentrato in particolare sulle categorie a rischio utilizzando anche i servizi offerti dal Credito Cooperartivo: oltre ad aderire alla moratoria dell’ABI, ci siamo attivati per agevolare l’accesso al credito per le Pmi e le famiglie, per sostenere le imprese nel pagamento delle tredicesime, e per l’anticipo della cassa integrazione.
La “nuova” Banca Cras chiude il 2009 con la raccolta diretta che ha superato i 566 milioni di euro, mentre la raccolta complessiva si attesta a 684 milioni di euro con una crescita rispetto ai dati 2008 (sommatoria delle due banche prima della fusione) rispettivamente del 6,1% e del 5,4%. Gli impieghi con clientela sono saliti a 481 milioni di euro tra cui quelli a medio-lungo termine hanno raggiunto i 344 milioni di euro, con una crescita del 6,5% sull’anno precedente (sommatoria delle due banche).
In riferimento agli obiettivi previsti nel Piano Industriale, approvato in sede di fusione, si può rilevare che raccolta, gli impieghi e patrimonio (che raggiunge nel 2009 i 59 milioni di euro) sono in linea con quelli attesi.
Per quanto riguarda il conto economico, il margine d’interesse supera i 21 milioni di euro, mentre il margine d’intermediazione raggiunge i 26,9 milioni di euro, entrambi in crescita rispetto all’anno precedente. I costi operativi si fermano a 19,9 milioni di euro comprensivi degli oneri inerenti la fusione.
L’utile di gestione, al lordo delle imposte, si attesta a 3,4 milioni di euro, dopo aver operato rettifiche per deterioramento dei crediti per 3,5 milioni di euro, in coerenza con i principi di sana e prudente gestione da sempre portate avanti dal Consiglio di Amministrazione. L’utile netto di esercizio ammonta a euro 2,188 milioni.
Il percorso di Banca CRAS prosegue con l’attuazione del piano industriale che – nonostante la congiuntura economica – ha visto la sua piena applicazione nei tempi previsti: nel corso del 2009 è stata inaugurata la filiale di Follonica e ristrutturata quella di Chianciano Centro Storico, mentre a breve saranno aperti i nuovi locali della filiale di Rosia e le due nuove filiali di Castel del Piano e Castiglione d’Orcia.
Si tratta di un bilancio importante che fotografa un anno intenso per Banca CRAS sia sia sul piano interno con le attività connesse alla fusione avvenuta l’8 giugno 2009 che sul fronte esterno che l’ha vista impegnata nella ricerca delle soluzioni più adeguate alla crisi economica generale. L’intervento di Banca Cras si è concentrato in particolare sulle categorie a rischio utilizzando anche i servizi offerti dal Credito Cooperartivo: oltre ad aderire alla moratoria dell’ABI, ci siamo attivati per agevolare l’accesso al credito per le Pmi e le famiglie, per sostenere le imprese nel pagamento delle tredicesime, e per l’anticipo della cassa integrazione.
La “nuova” Banca Cras chiude il 2009 con la raccolta diretta che ha superato i 566 milioni di euro, mentre la raccolta complessiva si attesta a 684 milioni di euro con una crescita rispetto ai dati 2008 (sommatoria delle due banche prima della fusione) rispettivamente del 6,1% e del 5,4%. Gli impieghi con clientela sono saliti a 481 milioni di euro tra cui quelli a medio-lungo termine hanno raggiunto i 344 milioni di euro, con una crescita del 6,5% sull’anno precedente (sommatoria delle due banche).
In riferimento agli obiettivi previsti nel Piano Industriale, approvato in sede di fusione, si può rilevare che raccolta, gli impieghi e patrimonio (che raggiunge nel 2009 i 59 milioni di euro) sono in linea con quelli attesi.
Per quanto riguarda il conto economico, il margine d’interesse supera i 21 milioni di euro, mentre il margine d’intermediazione raggiunge i 26,9 milioni di euro, entrambi in crescita rispetto all’anno precedente. I costi operativi si fermano a 19,9 milioni di euro comprensivi degli oneri inerenti la fusione.
L’utile di gestione, al lordo delle imposte, si attesta a 3,4 milioni di euro, dopo aver operato rettifiche per deterioramento dei crediti per 3,5 milioni di euro, in coerenza con i principi di sana e prudente gestione da sempre portate avanti dal Consiglio di Amministrazione. L’utile netto di esercizio ammonta a euro 2,188 milioni.
Il percorso di Banca CRAS prosegue con l’attuazione del piano industriale che – nonostante la congiuntura economica – ha visto la sua piena applicazione nei tempi previsti: nel corso del 2009 è stata inaugurata la filiale di Follonica e ristrutturata quella di Chianciano Centro Storico, mentre a breve saranno aperti i nuovi locali della filiale di Rosia e le due nuove filiali di Castel del Piano e Castiglione d’Orcia.