In difesa della legge elettorale toscana

SIENA. A seguito delle dichiarazioni della segreteria provinciale del Nuovo Centrodestra senese, che ci chiama in causa, si impone una replica che chiarisca quali siano gli obiettivi raggiunti dalla nuova legge elettorale:
– la massima parte del nuovo consiglio sarà eletto con preferenze espresse su candidature territoriali;
– viene favorita la governabilità e le coalizioni, nel cui ambito la soglia di sbarramento è minima (3%);
– nell’ipotesi che non venga raggiunto da nessuna coalizione il 40% è previsto il doppio turno;
– nonostante la riduzione a 40 del numero dei Consiglieri, viene garantita la rappresentanza territoriale in ciascuno dei 13 collegi (9 corrispondenti alle province e 4 che suddividono la provincia di Firenze), come viene garantita la soglia minima di rappresentanza del 35% per le opposizioni nel loro complesso.
Ci sembra, nel complesso, una buona legge che è stata osteggiata dai piccoli partiti che temono di non ottenere spazi e, quindi, non avere più la possibilità di essere determinanti nelle maggioranze “variabili” (nel passato il loro peso specifico poteva divenire sproporzionato). Noi siamo convinti e vogliamo con fermezza che alla collettività venga garantita governabilità e stabilità istituzionale ponendo un freno alla eccessiva parcellizzazione. Come ogni legge di ampio respiro non può che essere frutto di intese politiche ampie. Se gli esponenti dell’NCD conoscono poi “accordi segreti”, rendano noti i contenuti ed i nomi. Ogni giorno, i loro esponenti nazionali, inseriti nel governo, fanno accordi politici con esponenti del PD e a noi sembra una cosa naturale e logica.
Una importante spinta al cambiamento avverrà nel momento in cui ciascuna forza politica inizierà a togliere la trave dal proprio occhio prima di ricercare la pagliuzza dall’occhio altrui.
– la massima parte del nuovo consiglio sarà eletto con preferenze espresse su candidature territoriali;
– viene favorita la governabilità e le coalizioni, nel cui ambito la soglia di sbarramento è minima (3%);
– nell’ipotesi che non venga raggiunto da nessuna coalizione il 40% è previsto il doppio turno;
– nonostante la riduzione a 40 del numero dei Consiglieri, viene garantita la rappresentanza territoriale in ciascuno dei 13 collegi (9 corrispondenti alle province e 4 che suddividono la provincia di Firenze), come viene garantita la soglia minima di rappresentanza del 35% per le opposizioni nel loro complesso.
Ci sembra, nel complesso, una buona legge che è stata osteggiata dai piccoli partiti che temono di non ottenere spazi e, quindi, non avere più la possibilità di essere determinanti nelle maggioranze “variabili” (nel passato il loro peso specifico poteva divenire sproporzionato). Noi siamo convinti e vogliamo con fermezza che alla collettività venga garantita governabilità e stabilità istituzionale ponendo un freno alla eccessiva parcellizzazione. Come ogni legge di ampio respiro non può che essere frutto di intese politiche ampie. Se gli esponenti dell’NCD conoscono poi “accordi segreti”, rendano noti i contenuti ed i nomi. Ogni giorno, i loro esponenti nazionali, inseriti nel governo, fanno accordi politici con esponenti del PD e a noi sembra una cosa naturale e logica.
Una importante spinta al cambiamento avverrà nel momento in cui ciascuna forza politica inizierà a togliere la trave dal proprio occhio prima di ricercare la pagliuzza dall’occhio altrui.
Forza Italia – Siena