Un meccanismo di anticipazione finanziaria alle piccole, micro e nano aziende senesi
di Letizia Pini
SIENA. In questi giorni è stato presentato sul territorio il progetto ‘Fondo Senese di Garanzia’ che nasce per dare una risposta pronta alle aziende in termini di liquidità andando a colmare alcune delle lacune presenti negli ultimi decreti legge varati per portare aiuti alle imprese. Abbiamo chiesto a Franco Vaselli dello Studio Vaselli & Associati, ideatore del progetto, di raccontarci con semplicità cos’è il fondo, a chi è rivolto e come vi si può accedere.
”Occupandomi di consulenza aziendale da ormai 33 anni – spiega – ed essendo quindi molto vicino alle aziende, specialmente quelle del territorio della provincia senese, 
conosco ahimè molto bene quali siano le reali necessità di ognuna di loro, ora più che mai. Studiando i Decreti Governativi per trovarvi le giuste risposte da dare ai miei clienti, ho constatato quanto venisse davvero incontro alle reali esigenze delle imprese nell’immediato, verificando come i tempi proposti rischiassero di fornire soluzioni tardive. infatti In questo momento così particolare le aziende soffrono principalmente della perdita di fatturato e di riscossioni lente che provocano una grave mancanza liquidità nell’immediato. Ho cercato allora di studiare un sistema che venisse incontro alle aziende da subito superando il gap creato dai decreti emanati: un prodotto cioè che pur rimanendo nei limiti e nei perimetri imposti dalle norme governative permettesse però alle imprese di sopravvivere fino all’arrivo delle agevolazioni messe in campo. Da qui il progetto ‘Fondo Senese di Garanzia’, ovvero far anticipare alle banche una parte del fabbisogno finanziario aprendo il ventaglio di accessibilità ad una platea di imprese il più vasta possibile. L’idea era quella di far scendere in campo le banche del territorio per fare ‘finanza veloce’ andando a coprire il gap temporale dei decreti ministeriali dovuto all’iter di pre-fattibilità e alla controgaranzia del Fondo Centrale per l’erogazione dei finanziamenti permettendo così un po’ di respiro alle imprese che ne avessero bisogno in attesa dell’elargizione finale.
In sintesi è stato pensato un plafond mirato a garantire parzialmente agli Istituti Bancari eroganti operazioni di anticipazione bancaria a valere sul perimetro determinato dai Decreti Governativi, in attesa che si perfezionino le erogazioni dei finanziamenti richiesti. La ratio è di dare uno stimolo in più alle Banche a mettere in circolo liquidità immediata superando i limiti t
emporali determinati dalle disposizioni governative, con l’ottenimento di un triplice beneficio:
- le Banche operano comunque all’interno del perimetro determinato dai decreti sfruttando per intero gli aiuti di Stato per come stabiliti in forma di garanzia;
- le imprese possono usufruire di liquidità immediata per far fronte ai propri impegni;
- si otterranno benefiche ricadute sui cittadini del ns. territorio di carattere sociale ed occupazionale.
Ritenendo che la cosa si potesse fare, ho esposto l’idea al sindaco di Siena Luigi De Mossi, che subito ha accolto il progetto e stabilito una cabina di regia. Sono stati sentiti e coinvolti tutti gli istituti ed enti bancari del territorio, in particolare hanno subito aderito le tre Banche di Credito Cooperativo: Banca Centro, Chianti Banca e Banca Valdichiana.
Un ruolo determinante poi lo ha svolto la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e successivamente anche la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura, che è di fatto divenuto l’ente garante utilizzando per il 50% fondi propri e per il 50% fondi della FMPS.
Il plafond messo a disposizione da Fondazione MPS e Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura servirà a garantire l’anticipazione del 50%, con un tetto massimo fissato in € 50.000,00, sui finanziamenti che gli Istituti Bancari erogheranno con le tempistiche necessarie a favore delle Piccole, Micro e Nano imprese della Provincia di Siena.
COSA è IL PROGETTO FONDO SENESE DI GARANZIA
“Di fatto il Fondo Senese di Garanzia è un meccanismo di anticipazione finanziaria alle imprese per dovrà permettere loro di andare avanti in attesa di completare l’iter di finanziamento ordinario.
Questo permette di bypassare il tempo necessario all’iter normale di istruttoria di finanziamento lasciando le aziende in balia di sé stesse per un tempo troppo lungo e agonizzante, dando invece liquidità e respiro immediati permettendo di rimanere in vita in attesa di ricevere l’agevolazione finale.
L’operazione è rivolta alle piccole, micro e nano imprese della provincia di Siena e la forma tecnica è di un’anticipazione di scoperto di conto corrente con durata 3 mesi.
Il plafond destinato a questa iniziativa dalle tre Banche di Credito Cooperativo è di 5milioni ciascuna, cioè di 15 milioni complessivo: ciò vuol dire che con 4 milioni e mezzo le due Fondazioni riescono a mettere in piedi un sostegno finanziario al territorio pari a minimo 30 milioni di erogazioni, con un moltiplicatore minimo di 1 a 6,6.
COME SI STRUTTURA L’OPERAZIONE
La Banca avvia l’iter deliberativo ai sensi del decreto legge 23 del 2020 art 13 lettera E che parla di ‘consolidamenti’ facendo richiesta al Medio Credito Centrale.
Prendiamo in esame una concreta richiesta di € 100.000,00: il 50% pari ad € 50.000,00 viene erogato immediatamente al termine della prima istruttoria bancaria; di questa somma il 30%, pari ad € 15.000,00, viene contro-garantita dalla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura che effettua un’istruttoria rapidissima.
La Banca interessata dall’azienda anticipa la somma sotto forma di scoperto di conto corrente e al momento in cui avviene l’erogazione definitiva, una volta ricevuta la controgaranzia del fondo centrale, provvede all’estinzione dell’operazione di conto corrente precedentemente messa in piedi.
Le garanzie prestate sono completamente gratuite e i tassi sono molto bassi in virtù della convenzione siglata dalle tre Banche con la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura.
Pur avendo richiesto alle banche di allentare le maglie nelle barriere di accesso al credito, le stesse comunque dovranno operare all’interno dei perimetri delineati dai decreti normativi e delle policies bancarie, valutando il cosiddetto merito creditizio. Il progetto infatti non vuole essere assistenzialista e neppure ha interesse a drenare risorse utili per il territorio.
COME SI FA
L’azienda che si trovi in difficoltà materialmente deve presentarsi ad una delle filiali delle Banche di Credito Cooperativo coinvolte nel progetto dicendo di voler impostare un’operazione che possa usufruire del Fondo Senese di Garanzia. Le banche, lo ripetiamo, sono: Banca Centro, Chianti Banca e Banca Valdichiana.
La Banca si attiva richiedendo tutti i documenti necessari per l’istruttoria e, una volta deliberata l’operazione manda il Certificato di Garanzia alla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura, la quale in un paio di giorni si è impegnata a rimandare il certificato alla Banca che a quel punto può immediatamente erogare. La banca quindi porterà avanti l’iter di richiesta di pre-fattibilità che, una volta ottenuto con parere positivo, permetterà di richiedere la controgaranzia al fondo centrale.
Non è difficile ipotizzare una tempistica lunga in questo tortuoso iter anche pensando all’ingolfamento di questi enti sommersi da una miriade di richieste.
Insomma, un boccata d’ossigeno ritagliata ad hoc. Un sistema ingegnoso e rispettoso di regole e parametri che oltre a immettere ossigeno, per non dire liquidità, nelle casse degli imprenditori stremati e impauriti permette ad un territorio di lavorare coeso in un momento di forte fragilità sociale oltre che economica. Un sistema che ha permesso ancora una volta di fare squadra e che ha dimostrato come un territorio sia in grado di rispondere al meglio se sollecitato. Un prodotto, un progetto replicabile e da replicare: da far conoscere perché quella giusta risposta al fare, al reagire e ad cambiamento a cui non si può rispondere stando fermi. Essere resilienti a volte vuol dire non solo reagire ma mettere in campo tutte le professionalità ed eccellenze che il territorio ha per delle risposte che vadano ben oltre le soluzioni immaginate e le aspettative.
“Pensiamo questo Fondo possa rappresentare una forte unicità nel panorama nazionale caratterizzando il ns. territorio fino a poter fungere da progetto pilota replicabile, con le opportune modifiche e gli inevitabili aggiustamenti, in altri territori. Solo un’ultima cosa – ci tiene a sottolineare Franco Vaselli – In tutto questo percorso, non certo facile né scontato, doverosi sono i ringraziamenti a chi ha creduto nel progetto da subito e vi ha partecipato dall’inizio alla fine con la volontà di riuscire. Oltre al Sindaco, regista dell’operazione, e al Presidente della Provincia che ha sposato da subito il Progetto, mi rivolgo ai tre direttori generali delle Banche di Credito Cooperativo – Umberto Giubboni per Banca Centro, Mirco Romoli per Chianti Banca e Danilo Trabacca per Banca Valdichiana – e ai due presidenti delle Fondazioni – Carlo Rossi per Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Lelio Grossi per Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura. A tutti va un plauso per la ferma convinzione nel riuscire a chiudere un percorso costellato di mille difficoltà, dimostrando una forte attenzione al territorio. Un ringraziamento anche al presidente della Camera di Commercio di Siena Massimo Guasconi, che ha saputo coinvolgere le Associazioni di Categoria fondamentali per la diffusione e l’utilizzo dello strumento”, conclude Vaselli.
