
SIENA. Pronte le linee strategiche che caratterizzeranno l’attività istituzionale di Fises a partire dall’anno in corso. Si è concluso l’iter in corso con l’approvazione da parte dei soci e del consiglio di amministrazione del documento di indirizzo. I punti essenziali sono proseguire la strategia di impiego delle risorse finanziarie con il frazionamento delle operazioni, in modo tale da dare risposta ad un numero maggiore di richiedenti, privilegiare interventi di capitalizzazione, costituire plafond di liquidità finalizzati a particolari settori, favorire l’attrazione di realtà imprenditoriali qualificate, anche esterne al territorio.
"Ringrazio i soci e il consiglio per il lavoro che abbiamo svolto per rispondere alle esigenze del territorio – dice Stefano Bernardini, presidente della Finanziaria Senese di Sviluppo – La finalità è quella di continuare il percorso intrapreso nell’esercizio in corso e di consolidare il posizionamento dell’attività istituzionale di Fises in un range operativo sempre più adatto alle dimensioni ed alle caratteristiche della società. Tutto questo per rafforzare, nel contesto in cui ci muoviamo e negli scenari di crisi in cui continuiamo ad essere, il ruolo istituzionale della Finanziaria a servizio delle imprese del territorio di riferimento".
"Nell’ambito di queste linee strategiche – aggiunge Bernardini – Fises si candida ad assumere un ruolo ancora più attivo nelle politiche di intervento sul territorio. In questo senso, le attività specifiche, da svolgere sull’anno 2010, saranno individuate sulla base delle priorità indicate dai soci al momento dell’erogazione del nuovo plafond con cui dotare la Finanziaria di nuove risorse da destinare alle necessità territoriali".
Da questo punto di vista, durante il 2009, la distribuzione delle risorse in provincia di Siena ha interessato equamente tutte le aree dove maggiori sono le concentrazioni di imprese, rispondendo a necessità e esigenze, sulla base delle domande arrivate e delle priorità.
In questo senso il 19,7% degli interventi, ben 4milioni e 200mila euro, sono andati all’Alta Valdelsa. Il 27,5% è stato destinato all’area urbana di Siena, che ricomprende anche Monteriggioni e le zone confinali, per un valore di circa 5mlioni e 800 mila euro. Il 19,6%, circa 4milioni e 200mila euro, sono stati destinati alla zona Amiata-Val d’Orcia, il 16,3%, oltre 3 milioni e 400 mila euro, alla Valdichiana, il 7,3% alla zona Crete-Val d’Arbia. Percentuali minori, vista la dimensione e il numero di imprese presenti, a Chianti (5,9%, oltre 1 milione e 200 mila Euro) e Val di Merse (3,7%, circa 800.000 Euro).
Entrando nel dettaglio delle linee strategiche approvate, favorire l’attrazione di realtà imprenditoriali qualificate significa mettere in atto azioni che possono rappresentare un volano per lo sviluppo economico e l’impatto occupazionale della provincia. In questo ambito Fises può giocare un ruolo di rilievo come soggetto attrattore, soprattutto là dove si creino sinergie importanti, come già accade con il Fondo Sici per i progetti sulle nanotecnologie e il fotovoltaico. Inoltre, privilegiare gli interventi capitalizzazione attraverso lo strumento del prestito partecipativo significa facilitare anche l’accesso al credito ordinario per le aziende. Ed ancora, la costituzione di nuovi plafond di liquidità tendono a replicare quanto fatto nel 2009 con il plafond per le piccole imprese grazie al quale sono state deliberate 238 operazioni, per un importo di 7.955.000 euro. Questo ha significato salvaguardare molti posti di lavoro. Infine, proseguire con la strategia di impiego delle risorse finanziarie di frazionamento delle operazioni significa rispondere a maggiori necessità.
"E’ importante sottolineare – conclude ancora Bernardini – come sarà necessario un ulteriore rafforzamento dei rapporti di collaborazione già in atto con i principali interlocutori del territorio, in primis rappresentati dalle associazioni di categoria e dal gruppo Monte dei Paschi. Infatti, applicando il Piano di Indirizzo Strategico, l’attività di Fises si distingue rispetto all’attività bancaria tradizionale, nella ricerca di tutte le sinergie possibili per sostenere le imprese del territorio".