L'Associazione per un uso sociale di Ampugnano fa due conti sul progetto

SIENA. Dall’Associazione per un uso sociale di Ampugnano riceviamo e pubblichiamo.
“L’annuncio ufficiale di ENAC del progetto della cosiddetta mobilità regionale (RAM), sta diventando il cavallo di battaglia di molte forze politiche locali in vista delle prossime elezioni regionali. In questi giorni, le prese di posizione apparse sulla stampa di favorevoli e contrari allo sviluppo di Ampugnano hanno rivolto la loro attenzione solo agli aspetti elettorali, senza una vera riflessione su questo progetto.
Anche l’ultimo l’intervento di FDI è emblematico: a loro non interessa una riflessione sul progetto di ENAC a livello nazionale, importante sono i 34 milioni che verranno investiti su Ampugnano (finalmente hanno capito che non sono soldi del Governo), senza preoccuparsi delle conseguenze future. Cosa c’è dietro a tutta questa operazione a loro non interessa, ma a noi sì.
Dietro questa operazione c’è lo strapotere di ENAC che da ente regolatore dell’aviazione civile vuol diventare gestore aeroportuale in spregio del suo statuto e della sua missione. Ci chiediamo perché, loro che si ritenevano paladini della legalità, non si preoccupano di verificare se le attuali previsioni di legge (DPR 17 settembre 2015, n. 201) consentono un così cospicuo finanziamento pubblico (300 Milioni) su questi aeroporti, che non sono classificati di interesse nazionale? Perché non si preoccupano se chi deve vigilare sulla sicurezza aeroportuale è esso stesso gestore attraverso la propria società in-house? Perché non riflettono su cosa accadrà una volta terminati gli investimenti e la gestione di questi aeroporti sarà sicuramente deficitaria? Per favore, non ci rispondano con il ritornello che quei soldi non potevano essere finalizzati all’ammodernamento delle infrastrutture viarie a ferroviarie, di cui Siena avrebbe estremamente bisogno, perché nemmeno possono essere sprecati in un’ operazione del tutto fallimentare ed inutile.
Non ci dicano che i debiti verranno ripianati con la vendita di energia elettrica prodotta con 20ha di pannelli solari, perché se così fosse saremmo di fronte all’ennesima bufala all’italiana. Non ci meravigliamo se ancora credono alla novella del presidente Di Palma, per cui un viaggiatore sbarca a Fiumicino, prende un elicottero fino all’aeroporto dell’Urbe per poi imbarcarsi su un aerotaxi “di linea” e venire a Siena. Per chi non avrà sufficienti soldi per l’elicottero c’è la pista ciclabile finanziata da ENAC per evitare il traffico congestionato della Salaria.
Come non ci meravigliamo se continuano a credere che il costo del biglietto Roma -Fano e ritorno costerà solo 150€. Ci risulta che le compagnie di aerotaxi devono versare allo stato la cosiddetta tassa ambientale che ammonta a 100€ a tratta per passeggero, per tratte comprese fra 100 e 1500 km. Quindi Roma-Fano andata e ritorno solo di tassa a passeggero sono 200€. O le compagnie voleranno in rimessa o ENAC troverà il modo di far evadere questa tassa o qualcuno dovrà intervenire. Per ENAC questo qualcuno dovrebbero essere le Regioni. Volano i ricchi e pagano gli altri!
Con questo progetto, elaborato sulla falsariga del progetto americano della ADVANCED AIR MOBILITY (mobilità avanzata), senza tener conto che in America le Regioni sono degli stati e che nel resto d’Europa la mobilità interna aviotrasportata sta calando in modo significativo, finalmente ENAC ha trovato il modo di smaltire il suo enorme avanzo di amministrazione, che non era più sostenibile”.