"Chi ha amministrato fin

SIENA. La scorsa settimana è andata in scena la presentazione pubblica per le primarie a Sindaco di Siena di Bruno Valentini, attuale sindaco di Monteriggioni. Dalla Lega Nord vengono espressi dubbi sulle parole dello stesso Valentini, che aveva dichiarato che «Chi è stato parte del problema che ha messo in ginocchio la città oggi non può rappresentare la soluzione al problema».
A replicare è Francesco Giusti, segretario comunale del Carroccio: «L’intervento di Bruno Valentini venerdì sera ai Mutilati ci lascia perplessi: dove erano gli uomini del PD quando il Partito incensava le scelte operate da Mussari, Vigni e Mancini? Dove erano i Sindacati, compresa la FISAC CGIL, che, assieme alle altre sigle sindacali, osannava l’acquisto dell’Antonveneta? La verità è che il PD, ad ogni livello, ad ogni ordine e grado, ha sempre appoggiato le scelte dei vari Mussari, Vigni, Mancini. L’unico partito che in questa città ha fatto opposizione a queste scelte si chiama Lega Nord!».
A finire nel mirino del Carroccio è anche Antonella Eleonora Buscalferri, del Circolo Città Domani (che appoggia la candidatura a Sindaco di Laura Vigni), che nei giorni scorsi si era lasciata andare in una lunga lettera di analisi della situazione politica all’ombra della Torre del Mangia. «Se quanto asserisce la Buscalferri fosse stato scritto da qualche esponente politico di opposizione, si sarebbe gridato alla retorica e al complottismo. Scritto da una persona da sempre stata ingranaggio del sistema, come ella stessa asserisce richiamando il famoso codice Cencelli, è invece la certificazione di quanto sempre asserito dalle opposizioni, Lega Nord in testa. Visto che però Buscalferri è membro della Deputazione Generale della Fondazione MPS, la domanda sorge spontanea: dov’era lei quando la Lega ed altre sporadiche voci mettevano la nostra città in guardia dai rischi che avrebbe portato l’operazione Antonveneta? Si può ritenere credibile chi era parte del sistema decisionale e non ha mai mosso un dito per manifestare il dissenso? Possibile che ora si strappino tutti le vesti e cerchino di prendere le distanze da quel passato del quale facevano parte, piazzando persone politicamente gradite ma del tutto inadeguate nei ruoli di governo, cercando oggi di mischiare le carte e di rimanere attaccati alle poltrone, comportandosi come le tre scimmiette? Crediamo che sia necessario un vero ricambio, che spazzi via chi si è reso corresponsabile, anche con il silenzio, del disastro di Siena. Dal vecchio e servile “viva tutti!” ad un doveroso e necessario “via tutti”! Perché per poter guidare Siena non si può scegliere compagnie del tutto inadatte a guidare la Città, con persone che hanno già dato ma soprattutto preso alla nostra Città!»
A replicare è Francesco Giusti, segretario comunale del Carroccio: «L’intervento di Bruno Valentini venerdì sera ai Mutilati ci lascia perplessi: dove erano gli uomini del PD quando il Partito incensava le scelte operate da Mussari, Vigni e Mancini? Dove erano i Sindacati, compresa la FISAC CGIL, che, assieme alle altre sigle sindacali, osannava l’acquisto dell’Antonveneta? La verità è che il PD, ad ogni livello, ad ogni ordine e grado, ha sempre appoggiato le scelte dei vari Mussari, Vigni, Mancini. L’unico partito che in questa città ha fatto opposizione a queste scelte si chiama Lega Nord!».
A finire nel mirino del Carroccio è anche Antonella Eleonora Buscalferri, del Circolo Città Domani (che appoggia la candidatura a Sindaco di Laura Vigni), che nei giorni scorsi si era lasciata andare in una lunga lettera di analisi della situazione politica all’ombra della Torre del Mangia. «Se quanto asserisce la Buscalferri fosse stato scritto da qualche esponente politico di opposizione, si sarebbe gridato alla retorica e al complottismo. Scritto da una persona da sempre stata ingranaggio del sistema, come ella stessa asserisce richiamando il famoso codice Cencelli, è invece la certificazione di quanto sempre asserito dalle opposizioni, Lega Nord in testa. Visto che però Buscalferri è membro della Deputazione Generale della Fondazione MPS, la domanda sorge spontanea: dov’era lei quando la Lega ed altre sporadiche voci mettevano la nostra città in guardia dai rischi che avrebbe portato l’operazione Antonveneta? Si può ritenere credibile chi era parte del sistema decisionale e non ha mai mosso un dito per manifestare il dissenso? Possibile che ora si strappino tutti le vesti e cerchino di prendere le distanze da quel passato del quale facevano parte, piazzando persone politicamente gradite ma del tutto inadeguate nei ruoli di governo, cercando oggi di mischiare le carte e di rimanere attaccati alle poltrone, comportandosi come le tre scimmiette? Crediamo che sia necessario un vero ricambio, che spazzi via chi si è reso corresponsabile, anche con il silenzio, del disastro di Siena. Dal vecchio e servile “viva tutti!” ad un doveroso e necessario “via tutti”! Perché per poter guidare Siena non si può scegliere compagnie del tutto inadatte a guidare la Città, con persone che hanno già dato ma soprattutto preso alla nostra Città!»