
FIRENZE. “La sanità toscana? È uscita distrutta dalla gestione del PD. Va sottratta alle Regioni e restituita ai cittadini e agli medici“. Non ha misurato le parole Marco Rizzo, leader di DSP Democrazia Sovrana e Popolare, a Firenze per presentare il programma elettorale per le regionali del prossimo ottobre e per annunciare la candidatura alla presidenza del montalcinese Hubert Ciacci. Il tutto in una conferenza stampa tenuta proprio davanti alla sede del Consiglio regionale.
Nel mirino anche la norma che, per la presentazione delle liste, costringe chi non è già presente in Consiglio regionale a raccogliere in un mese, ed entro il 12 settembre quasi 9.000 firme: “Siamo vittime di un furto di democrazia“, esclama Rizzo. “Come forza politica non presente in Consiglio regionale dovremmo, in soli 30 giorni, raccogliere quasi 9.000 firme in 13 circoscrizioni. Un’impresa impossibile, anche a detta dello stesso presidente Giani, con cui mi ero sentito tempo fa e che mi aveva assicurato che il numero minimo di firme da raccogliere sarebbe stato ridotto. Peccato che ciò non sia accaduto. E che lui, anche un po’ maleducatamente, non abbia voluto continuare il colloquio che avevamo avviato. Ma noi andiamo avanti lo stesso.”
È attesa per oggi infatti la sentenza del Tar sul ricorso proposto giorni orsono sulla questione delle firme.
“Ma ovviamente non è un problema solo giuridico – ha rincarato Rizzo – è soprattutto un problema politico e di democrazia. Se arriveremo noi, queste cose non avverranno più”.
“Il programma elettorale di DSP ha proseguito – parte dalla salute e dalla sanità pubblica, uscita distrutta dagli ultimi anni. Vogliamo togliere la sanità alle Regioni e a una classe dirigente, che ha dimostrato di pensare solo a se stessa. Anche la raccolta firme prosegue, basta andare sui siti di DSP e sui social, contattare i nostri dirigenti locali“.
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