Tutte le forze cittadine sono chiamate a collaborare
SIENA. “Non è stato un episodio banale quello accaduto nell’ultimo consiglio comunale di Siena sulla Mozione del Santa Maria della Scala, votata all’unanimità dal tutto il consiglio. Non lo è stato da molti punti di vista. In primo luogo, si è determinata, per la prima volta dopo molti anni, una convergenza tra maggioranza e minoranza con la caduta, da una parte e dall’altra, di pregiudizi e strumentalità: un rapporto sano e collaborativo tra maggioranza e minoranza è la base di una sana azione amministrativa soprattutto nei momenti di emergenza”.
“L’intesa sui grandi temi, senza annullare le differenze dei rispettivi ruoli, può essere un patrimonio per la città poiché le buone idee non hanno livrea. Soprattutto però si è determinata una nuova strada ed un nuovo metodo per analizzare, formulare e tradurre nella realtà la decisione più idonea per valorizzare i beni della comunità. Una decisione che non può nascere, come in passato, tra pochi intimi nel chiuso delle stanze ma alla luce del sole e nel dibattito pubblico attraverso un approfondimento aperto delle tematiche nel confronto politico delle commissioni e soprattutto in Consiglio comunale al cospetto della città”.
“Superare il concetto della privatizzazione della decisione pubblica rappresenta il primo e più importante bene comune. Così come sarà fondamentale continuare ad impedire una gestione privatistica per lottizzazione e spartizione che tanto male ha fatto a Siena. Selezionare le competenze senza distinzione di appartenenza rappresenta un tassello irrinunciabile della nuova strada. La città, lo sappiamo, non avrà più a disposizione le ingenti risorse del passato e dovrà gestirle con oculatezza cercando efficienza ed efficacia”.
“La politica, certo, non può e non deve abdicare al proprio ruolo di indirizzo e controllo ma non può e non deve entrare nella gestione spogliando di competenza le dirigenze per sistemare amici ed affiliati. Certo bisognerà anche vigilare affinchè le dirigenze non abusino del loro potere. Così come sarà fondamentale, qualsiasi forma giuridica e gestionale prenderà il SMS, istituire solidi ed autonomi comitati scientifici. Per fare tutto questo è necessario alimentare e sostenere una bolla di libertà che apparati oggi ai margini cercheranno di sopraffare”.
“Non è stato facile arrivare intanto al risultato raggiunto. Va riconosciuto al Pd il merito di aver proposto la mozione e sollecitato la discussione. Altrettanto merito va riconosciuto alle altre forze della coalizione di centrosinistra che hanno manifestato dissenso alla solitaria mozione esprimendo contrarietà nel merito ma soprattutto nel metodo, perchè sui grandi temi bisognerebbe arrivare a decidere con proposte condivise per evitare il rischio di spaccature successive. All’altezza si sono dimostrate le forze di minoranza che hanno proposto documenti e mediazioni di grande profilo. Dalla fibrillazione e dai veti nella maggioranza sono nati, infatti, una ridda di Odg delle forze politiche, di maggioranza e di minoranza, dalla cui sintesi è nata questa nuova strada”.
Pasquale D’Onofrio – Sinistra Ecologia e Libertà
“L’intesa sui grandi temi, senza annullare le differenze dei rispettivi ruoli, può essere un patrimonio per la città poiché le buone idee non hanno livrea. Soprattutto però si è determinata una nuova strada ed un nuovo metodo per analizzare, formulare e tradurre nella realtà la decisione più idonea per valorizzare i beni della comunità. Una decisione che non può nascere, come in passato, tra pochi intimi nel chiuso delle stanze ma alla luce del sole e nel dibattito pubblico attraverso un approfondimento aperto delle tematiche nel confronto politico delle commissioni e soprattutto in Consiglio comunale al cospetto della città”.
“Superare il concetto della privatizzazione della decisione pubblica rappresenta il primo e più importante bene comune. Così come sarà fondamentale continuare ad impedire una gestione privatistica per lottizzazione e spartizione che tanto male ha fatto a Siena. Selezionare le competenze senza distinzione di appartenenza rappresenta un tassello irrinunciabile della nuova strada. La città, lo sappiamo, non avrà più a disposizione le ingenti risorse del passato e dovrà gestirle con oculatezza cercando efficienza ed efficacia”.
“La politica, certo, non può e non deve abdicare al proprio ruolo di indirizzo e controllo ma non può e non deve entrare nella gestione spogliando di competenza le dirigenze per sistemare amici ed affiliati. Certo bisognerà anche vigilare affinchè le dirigenze non abusino del loro potere. Così come sarà fondamentale, qualsiasi forma giuridica e gestionale prenderà il SMS, istituire solidi ed autonomi comitati scientifici. Per fare tutto questo è necessario alimentare e sostenere una bolla di libertà che apparati oggi ai margini cercheranno di sopraffare”.
“Non è stato facile arrivare intanto al risultato raggiunto. Va riconosciuto al Pd il merito di aver proposto la mozione e sollecitato la discussione. Altrettanto merito va riconosciuto alle altre forze della coalizione di centrosinistra che hanno manifestato dissenso alla solitaria mozione esprimendo contrarietà nel merito ma soprattutto nel metodo, perchè sui grandi temi bisognerebbe arrivare a decidere con proposte condivise per evitare il rischio di spaccature successive. All’altezza si sono dimostrate le forze di minoranza che hanno proposto documenti e mediazioni di grande profilo. Dalla fibrillazione e dai veti nella maggioranza sono nati, infatti, una ridda di Odg delle forze politiche, di maggioranza e di minoranza, dalla cui sintesi è nata questa nuova strada”.
Pasquale D’Onofrio – Sinistra Ecologia e Libertà