
SIENA. Da Enzo De Risi, medico di medicina di generale, riceviamo e pubblichiamo.
“Al congresso regionale SIMG, a Firenze, il presidente Giani ha sottolineato il ruolo fondamentale dei medici di medicina generale per la società, ricordando il grande lavoro svolto durante il Covid con le vaccinazioni e le pesanti perdite subite dai MMG nella seconda ondata. Eppure, guardando indietro, le cose andarono diversamente: a marzo del 2021 fu proprio Giani ad accusare i medici di famiglia dei ritardi nelle vaccinazioni degli over 80, quando invece per settimane tali ritardi furono causati da scelte della Regione che consegnava appena sei dosi a settimana attraverso procedure informatiche complicate e immature. Accuse gravi, oggi comodamente dimenticate. Nel suo intervento parla poi di Case di Comunità (77 ancora in costruzione), di eccellenze ospedaliere toscane (Careggi, le Scotte…), e della volontà di “trasferire” anche sul territorio queste eccellenze spostando i MMG dentro alle Case di Comunità, promettendo di investire in mezzi di supporto da inserire in questi contenitori.
Ma è evidente che parla di qualcosa che non conosce. Perché spostare i medici di famiglia non significa risolvere i problemi della medicina territoriale. Promettere ai cittadini di trovare sempre un MMG disponibile per qualsiasi bisogno di salute non è una visione, è una promessa elettorale. Una promessa vuota, come vuote resteranno le Case di Comunità, se non si procederà a una vera riforma della medicina generale.
Ed è proprio questo il punto: dietro i proclami e le celebrazioni di comodo non c’è alcuna reale strategia, solo la solita retorica di chi, dopo aver accusato i medici di famiglia, oggi prova a strumentalizzarli. Perché Giani sa bene quale peso politico abbia la medicina generale e tenta di usarlo come serbatoio di voti”.